Era dal 2005, quando Alicia Molik sconfisse Samantha Stosur in finale a Sydney, che nel circuito WTA non si verificava un ultimo atto tra giocatrici australiane. Dodici anni più tardi, la storia si ripete sulla terra rossa francese di Strasburgo. Una delle due artefici di questo epilogo è sempre lei, Stosur, nel frattempo diventata campionessa Slam e numero 4 del mondo (2011) mentre l’altra è la giocatrice classe 1993 Daria Gavrilova, naturalizzata australiana ad inizio del 2016.

Il colpo grosso, nella giornata di semifinali, l’ha fatto proprio quest ultima battendo con un netto 6-4 6-2 Caroline Garcia, campionessa in carica. È il quinto successo su altrettanti confronti diretti che rimarca anche la vittoria ottenuta una settimana fa a Roma, l’unica circostanza in cui la francese era riuscita a toglierle un set. Il break nel primo game ha portato subito Gavrilova in vantaggio, bravissima poi a tenere senza concedere alcuna chance di pareggio. Nel secondo set è stato tutto ancor più semplice, con due break che le hanno garantito la seconda finale WTA in carriera dopo quella persa a Mosca da una super Svetlana Kuznetsova a fine 2016.

Contro di lei ci sarà una giocatrice che considera un modello fin da quando ha cominciato la sua avventura nella terra dei canguri. Stosur e Gavrilova si rispettano molto, Daria vede in Samantha una figura da cui imparare, ‘Sammy’ (come la chiama Daria) vede in ‘Dasha’ (come si fa chiamare Gavrilova) una ragazza che serviva al movimento australiano come il pane.

Stosur è giunta in finale eliminando Shuai Peng 7-6(0) 6-4, facendosi recuperare nel primo set da un break di vantaggio ma riuscendo poi a chiudere con enorme facilità il tie-break mentre nel secondo non è bastato il break per l’allungo sul 5-2 ma, una volta perso il servizio nel momento di chiudere, è riuscita comunque a vincere l’ultimo game in risposta.

Domani si troveranno l’una contro l’altra e l’unico precedente è andato in scena nel 2015 a Toronto, con il successo di Gavrilova per 6-4 6-4.