Yonex va avanti senza voltarsi. Insieme ad Angelique Kerber, a Stan “the man” Wawrinka e a Nick Kyrgios, il marchio giapponese, in questo 2017, non ha stravolto la ricerca e ha continuato per la strada che lo ha condotto fino ai piani alti, altissimi del tennis. Il piatto isometrico il biglietto da visita, la potenza e il controllo gli obiettivi principali. Dall’Australia alle Finals di Londra: siamo in un’altra grande stagione all’insegna di Yonex!
La forma isometrica del piatto venne introdotta nel 1980 e da quel momento diventò intoccabile. Perché? Semplice, la superficie utile all’impatto, il “sweet spot” se vogliamo “fare gli americani”, è maggiore del 7% rispetto a ogni altra racchetta. La qualità tecnologica di Yonex è degna della bandiera che porta: abbiamo il “Black Micro Core” e il “3 Vector Shaft” che garantiscono la stabilità della racchetta, controllano le vibrazioni e aumentano la potenza. Il “New Aero Fin”, posizionato alle ore 10 e alle ore 2 del telaio, rende la racchetta estremamente aerodinamica, tagliando l’aria e garantendo massima velocità dei movimenti. Il “Dual Shut System”, il gel dei grommet e del manico, riduce le vibrazioni del 50%. Queste sono solo alcune delle tecnologie in uso: Yonex non lascia niente al caso, ogni racchetta rappresenta il risultato perfetto di una profonda ricerca per garantire a ogni tennista tutto ciò di cui necessita.
V-core, la linea di Angie Kerber e Stan Wawrinka. “SV”, “Duel”, “Tour” e “Si” le diverse serie divise, a loro volta, in diversi modelli. L’attuale regina WTA gioca con una “SV” che, proposta nei modelli “95”, “98”, “100”, “100S”, “105”, “Team” e “Lite”, fa dello spin il cavallo di battaglia: “Spin it to the limit”, il titolo della storia, seguito dalla trama: “questa rivoluzionaria racchetta guida i colpi in alto sopra la rete e poi ferocemente giù in campo riducendo drasticamente il tempo di reazione dell’avversario. La nuova tecnologia “Aero Fin” aumenta lo spin e il controllo”.
La “Duel” è la racchetta di Stan Wawrinka. Già dal nome si capisce che è pronta a combattere e che, come l’altro “duello”, quello di Steven Spielberg, è già diventata un cult. La “Duel” si divide nei modelli “G97”, “G100” e “G97A”. La “G97” pesa 310 grammi, ha un profilo di 20 mm, è bilanciata a 310 mm con uno schema corde 16×20. La “G97A” è la versione più leggera (270 g) e la “G100”, come è facile immaginare, vanta un piatto di 100 sq.in e, con un peso di 280 g, risulta maneggevole e potente. Il motto che guida la linea “Duel” è: “this is a ball-crusher!”. Le altre V-core, le “Tour” e le “Si”, vantano particolari caratteristiche che le avvicinano a tennisti di diversi livelli. Un modello degno di nota è la “Tour F93” che sì, è proprio come pensate, ha un piatto corde di 93 pollici quadrati, roba da intenditori.
Ed ecco la “E-zone” di Nick Kyrgios. L’australiano gioca con una “DR98”: piatto, ovviamente, di 98 sq.in, peso 285 g, bilanciamento a 330 mm, profilo 23/24/19 mm e schema corde 16×19. Abbiamo poi i modelli: “100”, “Lite”, “98A”, “Feel”, “108” e “Rally. Mentre nella V-core a dominare sono il rosso e l’arancio, nella “E-zone” troviamo il blu e il giallo. “La E-zone genera potenza e ha grande controllo, mi dà la fiducia per effettuare colpi rischiosi e giocare aggressivo”. Parola di Nick Kyrgios.
Yonex, come ormai saprete benissimo, non si ferma alla produzione di racchette e accessori tecnici, ma vanta una vasta gamma di calzature e un’originale linea di abbigliamento, quella di Stan Wawrinka. Chissà cosa ha in serbo per il Roland Garros…
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