di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
15 Mar 2017 00:27 - Peso specifico
L’allenamento di Andy Murray… è Under Armour!
Le calzature “Charged Legend”, il pantalone “Sportstyle Jogger” e la t-shirt “Raid”. Abbiamo testato alcuni dei prodotti che il numero uno del mondo indossa in allenamento.
di Jason D'Alessandro
Under Armour è attualmente sulla vetta del tennis con Andy Murray e lo rimarrà – la matematica non è un’opinione – almeno fino a Wimbledon. Il marchio americano, oltre allo scozzese, veste il cestista fenomeno dei Golden State Warriors Steph Curry, il golfista Jordan Spieth, la sciatrice Lindsey Vonn, la tennista Sloane Stephens e molti altri. Tutto ebbe inizio nel 1996, quando l’ex giocatore di football americano Kevin Planx sentì l’esigenza di creare una maglietta “morbida, aderente, che trasportava il sudore all’esterno più velocemente di qualsiasi altro prodotto disponibile sul mercato”. Oggi, dopo vent’anni, possiamo ben dire che ci riuscì.
“Sotto l’armatura” è determinante la traspirazione del sudore. I prodotti che abbiamo avuto la fortuna di testare garantiscono una piacevole sensazione a contatto con la cute, che rimane asciutta e alla giusta temperatura, assicurando il comfort e la “freschezza” durante le fasi di gioco. Inutile dire che l’abbigliamento è importante, soprattutto quando le condizioni si irrigidiscono. Nel tennis, ad esempio, si gioca all’esterno – il più delle volte – si è esposti al caldo torrido, al vento, in alcuni casi al freddo e si è soli, non ci sono sostituzioni: bisogna trovare un posto comodo in una situazione scomoda e sopraffare l’avversario. Under Armour si è avvicinato al tennis relativamente tardi. Oggi è forte nel golf, nel calcio, dove veste gli Spurs del Tottenham, ma la sua vera anima supera la disciplina: il brand vuole rappresentare, per gli atleti, un supporto per l’allenamento inteso nella totalità del termine.
In questo articolo descriviamo dei prodotti “a tutto tondo” ideali per saltare, correre, sollevare pesi, camminare e, grazie alle belle linee, piacevoli da vestire nel tempo libero. Abbiamo indossato – come la logica prevede – prima il pantalone “Jogger”, poi le calzature e la t-shirt. Al tatto la sensazione è stata da subito piacevolissima, il contatto con arti inferiori, petto e spalle una carezza, il piede si è immediatamente adattato alle nuove forme. Allo specchio quella comodità si è trasformata in stile, complice la scelta della casa, che ci ha proposto un abbinamento a dir poco azzeccato. Andiamo a scoprire, tecnicamente, di cosa stiamo parlando.
La calzatura “Charged Legend” pesa 310 grammi ed è frutto di un accurato studio tecnologico. La tomaia “jacquard” leggera con pannelli sovrapposti in TPU su punta e tallone è stata pensata per sostenere il piede, così come il sistema di allacciatura rinforzato e il contrafforte esterno. L’intersuola in EVA nasce per il comfort; la soletta drop-in funge da doppia intersuola per ottenere alte prestazioni, mentre la Charged Cushioning, disposta su tutta la lunghezza della scarpa, vuole conferire un’ammortizzazione reattiva ottimale. Le pareti in gomma modellata supportano i movimenti laterali; la suola con motivo micro-circolare è stata progettata per garantire ottima aderenza su tutte le superfici. La linea della “Charged Legend” è accattivante: viene proposta in nero con rifiniture bianche e rosse e in grigio con rifiniture nere e verdi, il logo “UA” si trova nella parte anteriore esterna e, in dimensioni ridotte, nella parte posteriore; la semplicità dei tratti rende la calzatura decisa e adatta anche per una semplice passeggiata.
Durante l’attività le attese non sono state deluse. Non abbiamo testato le calzature racchetta alla mano, piuttosto le abbiamo portate nell’ambiente per il quale sono state create: una sessione di “atletica”. In palestra, nel sollevamento pesi, negli spostamenti laterali, nei salti e nelle fasi di corsa la sensazione è stata delle migliori. Nonostante la leggerezza del prodotto, il piede è stabile e lontano da movimenti innaturali. La traspirazione è reale, la sessione ha avuto luogo indoor, essendo ancora a marzo – che per quanto “ballerino”, non balla fino ai 35 gradi estivi – non ci siamo sottoposti a temperature elevate, ma in ogni caso il piede è rimasto “fresco” per tutta la durata dell’allenamento.
I pantaloni Under Armour Sportstyle Jogger sono realizzati in tessuto di poliestere ColdGear ultra confortevole, in grado di fornire supporto eccezionale e prestazioni di lunga durata. L’esclusivo Moisture Transport System nasce con lo scopo di allontanare il sudore dal corpo e consentire al capo di asciugare rapidamente. La t-shirt Raid aderisce alla pelle senza compressione, è ideale per l’allenamento e per colpire la palla in campo. Ogni tecnologia nasce con uno scopo preciso: il tessuto HeatGear vuole offrire il massimo comfort a un peso ridotto; i pannelli in mesh elasticizzata sotto le ascelle e sulla schiena una ventilazione strategica; la struttura elasticizzata maggiore mobilità in ogni direzione; il sistema di trasporto del sudore verso l’esterno un’asciugatura rapida; mentre quello Anti Odore la prevenzione della proliferazione microbica responsabile della formazione di cattivi odori”. Ogni prodotto Under Armour è studiato nei minimi particolari per assistere l’atleta in ogni momento della sessione di allenamento.
Anche in questo caso il marchio passa a pieni voti il test in campo. Premettiamo che le tecnologie di pantaloni e t-shirt sono opposte. Entrambe spingono il sudore all’esterno ma se la “ColdGear” nasce con lo scopo di mantenere il calore del corpo, la “HeatGear” vuole mantenerlo fresco nelle ore più calde. Come detto, abbiamo testato i prodotti a una temperature mite. In ogni caso la sensazione è stata ottima: la libertà di movimento degli arti inferiori è garantita nelle fasi di corsa e in ogni altro movimento; lo stesso vale per la parte superiore del corpo. Abbiamo notato la grande capacità di adattamento alle temperature: i prodotti, pensati per due azioni praticamente opposte, hanno appiattito le condizioni esterne garantendo, semplicemente, la traspirazione del sudore e il comfort nei movimenti.
Concludendo possiamo ritenerci molto soddisfatti del “kit” per l’allenamento proposto da Under Armour. Risulta evidente l’attenzione nella scelta dei materiali e nello studio delle linee; in campo poi ci si rende conto che la ricerca non lascia niente al caso e si accosta a tutte le esigenze degli atleti. Aspettiamo la presentazione della nuova linea per il tennis di Andy Murray. Chissà, magari vi proporremo un altro test. In ogni caso, alla domanda “consigliereste i prodotti per l’allenamento Under Armour? Rispondiamo “assolutamente sì!”.