Federer e Nadal, progetti a tempo (in)determinato?

A volte ritornano! Ecco a voi il nuovo Chip&Charge: più scoppiettanti che mai Ansaloni e Cherici introducono quelli che saranno i temi più caldi del nuovo anno tennistico.

Allora, puccettone Cherici, possiamo dire… da quanto tempo! E quante cose sono successe…

Ma davvero! Ci ritroviamo qui, a festeggiare il nuovo anno con i nostri affezionati lettori, in un sito nuovissimo, bellissimo, fighissimo. Mi sto già allargando, vero?

No, non ti stai allargando, ogni tanto lasciamoci andare a queste celebrazioni. Prima di parlare del 2017 e di quello che sarà, salutiamo il 2016. Come lo hai vissuto, cosa ti ha colpito e cosa ti è mancato?

Quello che è mancato al 100% della popolazione tennistica: Federer! Proprio così, è mancato anche ai suoi denigratori, stai tranquillo. Mi ha stupito il crollo di Djokovic più della rimontona di Murray, e la Kerber che finisce al numero uno. lo ammetto, non ci avrei scommesso una lira a inizio anno.

Io non avrei scommesso sulla Kerber e su Murray, proprio no. A metà anno, Angelique a parte che aveva dato saggio agli Australian Open del suo anno magico (anche se sembrava più un caso che altro), pareva la solita vecchia solfa. Personalmente avrei scommesso facile sul grande slam di Nole, o almeno che saremmo arrivati a New York con quella possibilità. Mai mi sarei immaginato che avrebbe persino perso il numero 1.

E come lo vedi il 2017 puccettone Ansaloni? Ti aspetti crolli, conferme, sorprese? Stupiscici!

Non so se sei d’accordo, ma secondo me questo 2017 potrebbe essere l’anno dove tutto finisce e tutto inizia. Ho questa sensazione più che mai. Già qualche segnale c’è. 

Mi stai incuriosendo…

Beh, ti faccio un esempio: Federer dice di voler giocare ancora 2 anni, almeno, ma secondo te, se il fisico non dovesse più reggere, e nel 2016 abbiamo visto che ha già abbondantemente dato dei segni di questa possibilità, secondo te continuerebbe davvero alla fine di quest’anno?

Se il fisico non lo assiste smette sicuro, sono d’accordo con te. Poi bisognerà anche vedere come reagirà alle probabilissime sconfitte, che secondo logica si intensificheranno. Non dimentichiamoci mai che parliamo di un tipetto molto poco abituato a perdere… E un conto è perdere una finale di Slam con Djokovic, altra cosa andarsene fuori al terzo turno col primo Delbonis di passaggio.

Ecco, questo è uno dei passaggi a cui mi riferivo. E secondo me sarà importante anche che lui capisca il tipo di sconfitta. Ovvero, se perde al secondo turno nonostante sia fisicamente tutto a posto, può capitare un paio di volte, ma se la cosa diventasse un abitudine, dovrebbe farsi due domande. Detto questo, il sogno di tutti (se non di tutti, di molti) sarebbe quello di vedergli vincere un ultimo Slam, dopo tutti questi anni e dopo tutto quello che ha vissuto.

Passando di palo in frasca, ma nemmeno tanto, qui si parla molto di Federer, ma intanto sembra di rivedere un Nadal a livelli molto, molto buoni. E se fosse lui il nome “nuovo” del 2017?

Non lo so, anche lo scorso anno era partito fortissimo. Poi a Doha in finale contro Djokovic prese una stesa mica da ridere. Quindi, prima di dire sì, è tornato, aspetterei gli Australian Open. Da quello che vedo, comunque, mi pare un ottimo Nadal, questo si. E invece di Djokovic che mi dici?

Sono molto curioso di vedere la sua reazione alle ultime avversità, ma te lo dico subito: per me nel corso dell’anno si riprende il numero uno.

Beh questo è abbastanza prevedibile, tranne miracoli di Murray. Io sono molto curioso di capire se sia un calo fisico oppure mentale, quello di Nole…

La verità, come spesso accade sta nel mezzo. Ma mi rifiuto di credere che uno che fino al Roland Garros ha tritato chiunque gli si sia parato di fronte possa aver avuto un crollo fisico così improvviso. Propenderei quindi più per la seconda ipotesi: stanchezza soprattutto mentale.

Beh, magari anche la moglie che insomma, non sarebbe stata contentissima di qualche suo comportamento…

Signore e signori, ecco a voi Luigi Ansaloni in versione Alfonso Signorini…

Non è che son Alfonso Signorini, non trovi strana la coincidenza scusa? Anche lui ha ammesso problemi personali.

Con Mirka non sarebbe mai successo, diggiamolo! Tornando a noi, non stiamo snobbando un po’ troppo il neo numero uno? Ha fatto una seconda parte di 2016 spaziale, temi crolli?

Non un crollo, ma certamente ripetere quanto fatto non è una cosa semplice. Tutt’altro. E comunque bisognerà vedere anche gli altri, queste benedette nuove generazioni…

Seeeeeeee, campa cavallo! Te lo dico subito, stante la perdurante cattiva stella di del Potro, gli unici che potrebbero provocare per motivi diversi una qualche sorpresa sono Raonic e Wawrinka.

Poi ci arriviamo a del Potro, ma secondo me Zverev o Thiem almeno semifinali o finali slam possono farle. Magari anche Kyrgios, anche se ne dubito. O Pouille.

Per Zverev mi sembra prestino, ma in un paio d’anni lo vedo top 5. Thiem boh… a me non fa impazzire, ma sicuramente sarà un mio limite. Kyrgios è matto come un cavallo: mi sembra un Gulbis 3.0! Pouille è quello che mi sembra più equilibrato tra testa e talento. Non a caso quel volpone di Tiriac gli ha messo gli occhi (o gli artigli) addosso.

Non ho detto di vincere slam, ho detto qualche risultato molto di rilievo. E del Potro invece potrebbe fare colpaccio?

Stesse bene certo che potrebbe!Ha vinto una Coppa Davis non dico da solo, ma quasi. E in che modo poi: le vittorie su Murray in Scozia e su Cilic in Croazia rimarranno nella storia della competizione. Il problema è che appena sembra guarito magari poi si rifà subito male. Un calvario il suo poveraccio, ma speriamo che ora la sfiga infortuni sia finita !

Secondo me ha fatto benissimo a saltare l’Australian Open e a prendersela “comoda”. Praticamente aveva smesso a dicembre di giocare, non si sarebbe potuto riposare e prepararsi adeguatamente in questo modo, così ha dei margini per fare la seconda parte di stagione alla grande. Infortuni permettendo, ovviamente.

La vedo brutta per gli italiani invece. E anche per le italiane temo… Non vorrei portare sfiga, ma si preannuncia una stagione complicata. Non che le precedenti siano state trionfali eh…

In campo maschile soprattutto la situazione non sembra esattamente delle migliori. In quella femminile chissà. Camila Giorgi e Robertina Vinci pare siano partite col piede giusto.

Ma la Errani che fine ha fatto? Sembra sprofondata in una crisi nera. Hai notizie?

Notizie ne abbiamo: ha perso male al primo turno a Brisbane, da un po’ non ne becca una e la confusione sul coach non fa di certo bene. E quest’anno compie 30 anni. Occhio però che anche la Pennetta e la Vinci ebbero momenti di sbandamento totale come questo.

A proposito di tennis femminile, io sono ancora sconvolto per quanto accaduto alla Kvitova: spero proprio si riprenda bene. Sul presto non ci giurerei invece. Per il resto, il mio 2017 WTA sarà dedito a un unico scopo: il primo Slam della Radwanska (ciao core).

Petra è la mia giocatrice preferita in assoluto, l’ho sempre adorata. E quando è on fire è uno spettacolo. Detto questo, secondo me è un caso diverso dalla Seles, ad esempio. È stata una cosa orribile, ma è successa fuori dal campo da tennis. Detto questo, incredibile che ci abbia quasi rimesso la carriera per una cosa del genere.

Carissimo, direi che per questo primo appuntamento del 2017 è tutto. Aspetto con ansia i tabelloni dell’Australian Open per scoprire se Federer arriverà o no alla seconda settimana. Nel frattempo mando un bacio alle nostre lettrici e un educato saluto ai nostri lettori.

Ciao Puccettone e ciao a tutti!

 Luigi Ansaloni&Enzo Cherici

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