Novak Djokovic, dopo quella di ieri contro Zeballos, ha offerto un’altra buona prestazione (anche se non eccelsa) nel quarto di finale appena concluso che lo ha visto prevalere su Radek Stepanek. Il serbo raggiunge la semifinale nel torneo ATP di Doha dopo una partita in cui è stato sempre avanti e a parte un passaggio a vuoto in cui ha perso una battuta nel primo parziale ha mantenuto il controllo del match dal primo all’ultimo punto.
D’altronde c’è un motivo se il numero due del mondo ha perso una sola sfida (10 anni fa a Rotterdam) su 14 disputate contro il pur lodevole trentottenne ceco: Stepanek gioca con un bello stile antico e piuttosto inconsueto nei tempi attuali, fatto di tagli e discese a rete che può dare fastidio ma che alla fine non può permettergli di battere un tennista così solido come Djokovic. Quest’ultimo sin dall’inizio della gara ha preso il sopravvento togliendo il servizio all’avversario e anche se si è fatto recuperare perdendo a sua volta la battuta nel game successivo ha subito realizzato un altro break che gli ha permesso poi di incamerare il primo set.
Nel secondo parziale la musica non è cambiata, solo che stavolta il tennista di Belgrado non ha avuto sbavature sul suo servizio e complice anche uno Stepanek forse afflitto da dolori alla schiena (verso la fine della prima frazione il ceco si era fatto controllare la schiena) ha chiuso la partita senza particolari patemi grazie a un doppio fallo dello sfidante. Lode comunque a Stepanek che da qualificato ha ottenuto comunque un grande risultato.
Djokovic in semifinale si troverà di fronte un giocatore che sembra abbastanza ispirato in questa edizione della competizione del Qatar: Fernando Verdasco, il quale ha avuto la meglio sul bombardiere Karlovic. Il croato oggi non è stato perfetto con il servizio e lo spagnolo è stato molto bravo ad approfittarne togliendo per due volte la battuta all’avversario (impresa non facile contro Ivo) nel primo set mentre nel secondo, dopo aver sprecato qualche palla break, ha realizzato il break all’undicesimo gioco per poi portare a casa il match senza problemi.
Nel turno precedente Andy Murray non aveva sfoggiato una prova smagliante e anche oggi contro Almagro non ha dato il meglio. Non che lo scozzese abbia rischiato chissà cosa ma non è apparso completamente tranquillo e sicuro nei colpi come nell’esordio contro Chardy. Il britannico è stato poco concentrato soprattutto all’inizio, perdendo subito la battuta; per sua fortuna lo spagnolo è un buon giocatore ma di certo non un fulmine della tenuta mentale e nel settimo gioco con un doppio fallo e un errore di diritto ha permesso a Murray di rientrare nel set. Arrivati al tie-break il nativo di Dunblane è salito di livello e, aiutato anche da una volée di Almagro fermata dal nastro, ha fatto suo il primo parziale. Nella seconda frazione il numero 1 del mondo ha mostrato ancora un certo nervosismo e nonostante sia andato in vantaggio di un break si è fatto immediatamente recuperare dall’iberico che in quel frangente ha sfoderato da par suo qualche bel colpo vincente. Nel prosieguo entrambi hanno mantenuto i rispettivi servizi fino all’undicesimo game quando Murray ha strappato la battuta allo spagnolo di nuovo sfortunato col nastro che gli ha spedito il diritto in corridoio. Servendo per il match lo scozzese è stato graziato da uno sciagurato tentativo di palla corta di Almagro su una palla break e con un errore di rovescio di quest’ultimo ha potuto incamerare il risultato, non a caso con lo stesso punteggio con cui aveva sconfitto Melzer nella partita precedente.
Nell’ultimo quarto di finale si sono trovati di fronte Thomas Berdych e Jo-Wilfried Tsonga. I due hanno in comune il servizio e il diritto devastanti, quando sono al meglio, oltre che alla discontinuità che ha impedito loro di vincere magari più di quello che hanno portato nelle rispettive bacheche. Oggi il ceco ha saputo mantenere la concentrazione nei momenti delicati sia durante primo set quando ha dovuto annullare una palla break all’inizio mentre ha saputo sfruttare l’occasione all’undicesimo game di andare a servire (e poi incamerare) il parziale sia nella seconda frazione, specialmente nell’ultimo game (il più lungo della sfida, quasi 15 minuti) in cui il francese si è tenuto aggrappato al match annullando qualche match point e non sfruttando alcune palle break; ma alla fine la potenza e la precisione dei colpi del Berdych odierno, piuttosto in palla, hanno permesso al ceco di spuntarla contro il transalpino, completando così il quadro dei Big Four del torneo di Doha.
Risultati quarti di finale
Verdasco b. [6] I. Karlovic 6-2 7-5
[2] N. Djokovic b. [Q] R. Stepanek 6-3 6-3
[1] A. Murray b. N. Almagro 7-6(4) 7-5
[3] T. Berdych b. [5] J-W Tsonga 7-5 6-3
Lo sport ha la responsabilità di combattere la violenza di genere. Con i suoi valori…
Le cifre del dominio si fanno sempre più importanti. Jannik Sinner, fresco di seconda Coppa…
E’ FINITA! L’Italtennis, dopo il trionfo nella Billie Jean King Cup, vince anche la coppa…
L’Italia sconfigge per il secondo anno consecutivo l’Australia nella final eight di Malaga (l’anno scorso…
Italia è in semifinale di Coppa Davis grazie al successo del doppio azzurro composto da Jannik Sinner…
L'Italia ha chiuso la serie contro la Slovacchia grazie al secondo singolare di giornata, dominato…