TENNIS – Dal nostro inviato a Singapore Diego Barbiani

Svetlana Kuznetsova tira i remi in barca dopo un set lasciando a Garbine Muguruza l’onore di una vittoria che non la farà tornare a casa con 3 sconfitte su 3 partite, ma non cancella l’amarezza per un torneo che non è affatto andato come voleva.

3-6 6-0 6-1 il punteggio finale in un match rapido, fin troppo. Durato meno di un’ora e mezza, dove nei primi 30 minuti la russa ha raccolto il frutto dei tanti errori della sua avversaria mentre da lì in avanti è stata lei a sbagliare ed a concedere tanto. Il livello di Muguruza è salito, vedendo anche la possibilità di poter cogliere un successo comunque significativo, se non altro per il morale.

Per il resto, però, c’è poso da raccontare, in generale, e da salvare, nella posizione della n.6 del mondo. Gli ultimi 2 set non sono stati farciti da quel dominio che un punteggio del genere potrebbe denotare. Colpiva bene, la spagnola, trovava qualche bel vincente, ma l’atteggiamento del corpo era oltremodo rassegnato. Kuznetsova invece non si attivava più, quasi come se nelle sue vene non scorresse quell’adrenalina combattiva e quasi feroce che l’hanno accompagnata per i primi 2 match. La stanchezza deve aver preso il sopravvento e per oggi ha deciso di non andare avanti a consumarsi quando domani, alle 16 ora locale (le 10 in Italia) dovrà di nuovo essere in campo contro Dominika Cibulkova per la prima semifinale.

Si conclude invece qui il torneo di Muguruza, che già a Linz raccontava di come ne avesse abbastanza di una stagione complicatissima e fosse mentalmente esausta. A Singapore è stata tutto il contrario della bella giocatrice ammirata lo scorso anno e chiuderà la stagione al n.7, venendo sorpassata sicuramente da una tra Cibulkova e la stessa Kuznetsova. Cosa sarebbe successo senza il titolo a Parigi? Molto probabilmente a questo punto si sarebbe trovata al limite delle prime 15 del mondo. Avrà tempo per ricominciare, dipende se riuscirà a rimettersi in sesto.