di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – SINGAPORE. Poca storia nella prima partita del gruppo rosso: Simona Halep batte per la quarta volta nel 2016 Madison Keys e lancia la sfida a Kerber.
[3] S. Halep b. [6] M. Keys 6-2 6-4
“The perfect start”, l’ace al primo punto: non potevano iniziare meglio le WTA Finals di Madison Keys, al debutto nel torneo di fine anno. Peccato che cinque minuti dopo, Simona Halep aveva già breakkato e stava per inaugurare una serie di tredici punti a zero che ha ammazzato la gara. Non che ce ne sia mai stata troppa, di competizione, nei loro cinque precedenti: Madison ha vinto il primo incontro, quando prese di sorpresa Halep a Sydney oltre due anni fa, poi Simona ha preso le misure alla statunitense e non l’ha più fatta vincere. Quest’anno si erano già affrontate tre volte, a Wimbledon, a Toronto e a Wuhan e Madison era riuscita a vincere un solo set, a Londra. A Singapore, su una superficie molto più lenta, è finita com’era prevedibile che finisse, un 6-2 6-4 senza molto pathos.
Keys è partita bene, tenendo il suo primo turno di servizio in entrambi i parziali (nel secondo ha anche annullato due delicate palle break), ma Halep non ci ha messo molto a trovare la chiave per mettere in difficoltà Keys, il cui dritto balbettante è diventato ben presto la chiave degli scambi tra le due tenniste. A Simona non è servito far nulla di eccezionale, come spesso le càpita del resto, mentre Keys ha provato a sfondare di potenza e, come spesso le càpita, ha finito per perdere la misura dei colpi. Il mezzo disastro a metà del primo set non ha condizionato più di truppo la più giovane delle otto qualificate, ma quando Keys ha avuto l’occasione per girare il match, nel secondo game del secondo set, la sua risposta di dritto su una timidissima seconda di Halep si è affossata in rete. Poco dopo Keys ha fatto ancora peggio, mandando ben oltre il corridoio una volée alta che è finita velocemente su Twitter con tutte le didascalie che potete immaginare.
Fattasi scappare l’opportunità di breakkare Halep, Keys è riuscita a tenere il servizio per una seconda volta ma si era capito che le sarebbe servito un miracolo per cambiare le sorti della parita. Halep, che sul 2-1 ha chiamato Cahill per farsi dire di rimanere positiva, ha trovato il break sul 2-2 e a nulla è servito il tentativo di mescolare le carte da parte di Keys – tipo un buon dropshot, che però Halep è riuscita a neutralizzare piuttosto facilmente. La statunitense, a dire il vero, ha avuto una buona opportunità sul finire del secondo set, quando è riuscita finalmente a vincere un turno di risposta grazie ad un paio di buone accelerazioni di dritto. Ma è stato un fuoco di paglia: Keys è tornata a pasticciare con il dritto e con il servizio (tre doppi falli) e ad Halep è bastato applicare lo schema consolidato, palla alta sul rovescio dell’avversaria e tanta corsa in attesa dell’errore. Lo spettacolare passante di rovescio su un disgraziato schiaffo al volo di Keys ha riconsegnato il break alla numero 3 del tabellone, che poco dopo è dovuta ricorrere ai vantaggi per chiudere l’ultimo game, con due match point annullati. Ma il 6-2 6-4 finale è incontestabile: Halep è la seconda favorita del gruppo, Keys, che in 68 minuti ha commesso 41 errori gratuiti, ha invece pagato il nervosismo del debutto tra le maestre. Tra due giorni dovrà scrollarsi di dosso le scuse, perché potrà già trovarsi con le spalle al muro.