Hacker violano il sito WADA: "Atleti USA dopati a Rio". Sospetti anche sulle sorelle Williams

TENNIS – Di Diego Barbiani

OLIMPIADI. Un gruppo di hacker, probabilmente russi, è riuscito ad avere accesso al sito della WADA, l’agenzia internazionale dell’antidoping, rivelando una lista di atleti statunitensi con valori “anomali” ad esami antidoping alle Olimpiadi di Rio de Janeiro concluse un mese fa.

Tra questi nomi, molti dei quali di primissimo livello, ci sono anche le sorelle Williams. Tutti questi atleti avrebbero giustificato, secondo i dati mostrati dagli hacker, le rispettive assunzioni di sostanze proibite con certificati medici fin dalla vigilia della competizione a 5 cerchi. 

Oltre a Serena e Venus, le accuse ricadono su Simon Biels, grandissima protagonista nella ginnastica. E proprio la questione sui certificati sembra piuttosto intricata, perché per alcuni di loro questi documenti non sono stati accettati, e quindi sarebbe scattata la squalifica dall’attività agonistica. Il fatto starebbe trovando conferme soprattutto nel campo della ginnastica, mentre le sorelle Williams avrebbero ricevuto dall’ITF e dell’agenzia antidoping l’esenzione dai test per poter usare un farmaco che potrebbe dare problemi.

Vladimir Putin è stato tra i primi, nelle settimane che precedevano l’inizio dei giochi olimpici, a condannare le ripetute accuse della WADA e degli statunitensi verso i propri atleti. Il premier russo aveva minacciato delle contromosse, ed ora si è scoperchiato un vaso di Pandora potenzialmente esplosivo. Ricordiamo, infine, che per le sorelle Williams questi giochi olimpici sono stati abbastanza deludenti: eliminate al primo turno nel torneo di doppio, eliminate rispettivamente agli ottavi (Serena) ed al primo turno (Venus) in singolare, solo Venus è riuscita a raccogliere una medaglia (argento) nel doppio misto.

 

Dalla stessa categoria