di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – ROMA – DI JASON D’ALESSANDRO – Lo svizzero, evidentemente sotto tono, perde in due set (7-6 6-4) contro un buon Dominic Thiem, che ora aspetta il vincente tra Nishikori e Gasquet.
«Oggi è stato importante giocare anche per valutare la mia condizione in vista di Parigi. Non so se giocherò domani», con queste parole, ieri in conferenza stampa, lo svizzero non aveva sciolto i dubbi sulla presenza di oggi, dubbia fino a poco prima dell’inizio del match. Stamattina il warm up con Ljubicic, poi il fiato sospeso in attesa della possibile notizia del ritiro. Alla fine Federer in campo c’è andato, e ha combattuto per un’ora e venti minuti contro un ottimo Dominic Thiem.
Inizia il match. Lo svizzero alterna sprazzi di bel gioco a scelte discutibili dettate dall’evidente precarietà della condizione. Dopo aver ottenuto il break sul 2 pari, commette un doppio fallo e segue a rete delle seconde troppo deboli. Perde il servizio e la situazione torna in parità. Il set va avanti, non sfrutta due palle break sul 5 pari e si va al tie break dove, però, non c’è storia: 7 punti a 2 e primo parziale a favore del giovane austriaco: 7-6 Thiem.
Inizia il secondo set, c’è equilibrio nonostante un Federer palesemente poco fluido nei movimenti. Thiem rimane attento, è molto bravo a mantenere alta la concentrazione e, sul 2 pari, mette a segno l’affondo che gli vale prima il break, poi l’incontro (6-4) e la qualificazione ai quarti di finale, dove troverà il vincente tra Gasquet e Nishikori.
L’austriaco, attualmente numero 15 del ranking mondiale, è parso più maturo (i quattro anni di differenza si sentono tutti) rispetto ad Alexander Zverev e ha rappresentato una prova molto più ardua per lo svizzero che, in queste condizioni, ha potuto ben poco. Federer è sceso in campo e ha combattuto. Ha lasciato andare alcuni punti, ma non ha mollato fino alla fine; e questo, per il tennista più vincente della storia, trentacinquenne per giunta, potrebbe non essere del tutto scontato.
«Roma era un test», ha appena affermato in conferenza stampa. Speriamo che questo test gli serva per saperne qualcosa in più sulla sua condizione, che gli porti consiglio in vista di Parigi e soprattutto di Wimbledon, certamente il suo principale obiettivo.