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25 Apr 2016 05:00 - WTA
WTA, ranking: Radwanska e Kerber hanno il trono di Serena Williams nel mirino. Ed Azarenka….
di Diego Barbiani
TENNIS – Di Diego Barbiani
Dopo tre anni da regina assoluta del ranking WTA, e vittima di un inizio di 2016 non esattamente perfetto, Serena Williams potrebbe cedere la propria corona. Angelique Kerber ed Angieszka Radwanska sono infatti molto più vicine di quello che indica il ranking attuale.
Non è tutto, però, perché anche nei mesi successivi lo scenario spinge verso una nuova n.1 del mondo. O forse è meglio dire un ritorno di una che sul trono del tennis femminile c’è già stata tre anni fa: Victoria Azarenka.
L’analisi fatta si basa sul ranking delle prime tre giocatrici del ranking (attuale) senza i punti ottenuti a maggio 2015. Passiamo perciò ai fatti, ovvero ai numeri, per spiegare cosa sta accadendo in questi primi mesi del 2016 rispetto alla scorsa stagione.
Nel 2015, da gennaio al Roland Garros:
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Serena Williams → 5885/7900 (punti ottenuti/massimo di punti conquistabili)
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Kerber → 1727/11430
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Radwanska → 916/9590
Serena, giocando tre tornei nei primi quattro mesi della stagione, aveva ottenuto due titoli (Australian Open e Miami) ed una semifinale importante, perché raggiunta in un Premier Mandatory (Indian Wells), totalizzando 3390 punti (2000 + 390 + 1000). Kerber e Radwanska giocarono più tornei, ma raccolsero molto meno. La differenza con quest anno, fino alla settimana di Stoccarda, è mostrata tra parentesi:
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Serena Williams → 2070 punti (-1320)
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Angelique Kerber → 3416 punti (+2469)
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Radwanska → 2105 punti (+1245)
Perdendo così tanto e nello stesso tempo con le due rivali che hanno guadagnato tantissimo terreno il margine si è ridotto, attualmente, a 2850 e 2885 punti. Questa è la situazione ranking attuale.
Ci saranno due cose da dire sulla classifica e su come vengono tenuti in considerazione i vari risultati, ma adesso è più importante far vedere quanti punti siano in scadenza nel prossimo mese.
Calcolatrice alla mano si scopre che, senza i punti ottenuti lo scorso anno in questo frangente:
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Serena Williams scende da 8625 a 6130
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Agnieszka Radwanska da 5775 a 5644
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Angelique Kerber da 5740 a 5540 (tra poche righe verrà chiarito l’errore nel calcolo)
Insomma, quella che sembrava una posizione apparentemente tranquilla, ora il concetto viene ridefinito:
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Serena Williams – Agnieszka Radwanska → 6130 – 5644 = 486
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Serena Williams – Angelique Kerber → 6130 – 5540 = 590
RANKING WTA
Nel tennis femminile il calcolo del ranking si basa su un massimo 16 risultati: i 4 punteggi ottenuti nei tornei dello Slam, i 4 ottenuti nei tornei WTA Premier Mandatory (Indian Wells, Miami, Madrid e Pechino), i migliori 2 risultati nei WTA Premier 5 (Doha/Dubai, Roma, Toronto/Montreal, Cincinnati e Wuhan) più i 6 migliori risultati tra WTA Premier e WTA International. Sono tante però le giocatrici che superano questo “limite” (Roberta Vinci conta ha addirittura 28 tornei disputati negli ultimi 12 mesi). In questo caso si innesta un gioco tra il sedicesimo ed il diciassettesimo risultato.
Per spiegare il concetto prendiamo Kerber: a Stoccarda difendeva i 470 punti del successo del 2015, regolarmente inseriti nella sezione “6 migliori risultati”. Se fosse stata eliminata all’esordio, conquistando dunque 1 punto solo, era comunque certa di guadagnarne almeno 180, ovvero il diciassettesimo risultato ottenuto negli ultimi 12 mesi che diventava il sedicesimo. Avendo superato quella soglia i 180 sono rimasti “in attesa”, pronti ad essere conteggiati nel ranking non appena otterrà un punteggio più basso in un torneo Premier o International.
Detto ciò, ci sono due situazioni particolari da chiarire. La più semplice riguarda il calcolo a cui si faceva riferimento prima nei punti che perde Kerber: (*) non sono stati contati i 110 della semifinale di Norimberga, perché attualmente corrispondono al 18° risultato della tedesca, quindi al momento non sono considerati nei 5740 che corrispondono alla sua classifica. Per questo stesso motivo, Radwanska non ha perso nulla dei 110 punti che aveva in uscita dalla semifinale di Katowice (torneo a cui non ha preso parte). La più complessa riguarda invece quello 0 che si trova nella colonna dei migliori WTA Premier 5 di Radwanska.
La polacca lo scorso anno non partecipò al torneo di Roma dando forfait oltre il tempo consentito dalla WTA, che per punizione la costringe a conservare lo 0 ed a toglierle dunque uno dei migliori 6 risultati Premier + International a discapito del secondo miglior risultato in un Premier 5. A causa di questo, al momento il sedicesimo risultato è l’ottavo di finale raggiunto a Toronto (Premier 5). Qui la tabella che spiega come vengono distribuiti i punti in tutte le categorie dei tornei.
In sostanza, le due sconfitte di Serena agli Australian Open ed a Miami hanno abbastanza livellato la situazione. Se vuole provare a conservare il trono almeno fino a Wimbledon, deve evitare altri passi falsi tra Madrid, Roma, o al Roland Garros. Nel caso in cui una tra Kerber e Radwanska facesse ottimi piazzamenti e lei cadesse nuovamente, la minaccia diventerebbe ancor più concreta. Ed una volta passata la stagione su terra, potrebbe arrivare un nuovo momento complicato. Questo è il programma per i prossimi appuntamenti:
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WTA Premier Mandatory Madrid (Serena Williams, Kerber, Radwanska)
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WTA Premier 5 Roma (Serena Williams, Kerber)
Radwanska al momento non è iscritta nell’entry list, ma se chiederà una wild-card non dovrebbero esserci problemi perché la WTA ne riserva due ad ogni torneo (Mandatory e Slam a parte) per le top-20.
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WTA International Norimberga (Kerber)
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Roland Garros (Serena Williams, Kerber, Radwanska)
Kerber giocherà più di tutte, 4 tornei. Solo 3 quelli previsti da Radwanska e Williams, con la polacca che, come detto, potrebbe anche aggiungerne uno prima dello Slam parigino.
Insomma, se la polacca nel prossimo mese otterrà 487 punti in più di Serena, o la tedesca 591 in più, ad inizio giugno ci sarà il cambio in testa al ranking mondiale. Non è semplice, ma da maggio ad inizio luglio Serena non potrà più sbagliare. Inseriamo qui anche la tabella dei punti ottenuti sull’erba, ma è un discorso su cui bisognerà tornarci a momento debito.
Delle altre, Azarenka (più che Garbine Muguruza) ha bisogno di un doppio exploit o di un successo Slam per rientrare nella corsa al n.1, al momento, ma per la bielorussa sarà molto importante la seconda parte di stagione. Ha già conquistato più punti che in tutto il 2015, più titoli che negli ultimi tre anni, e negli ultimi mesi della scorsa stagione non ha fatto risultati (come Serena, del resto). Se nei prossimi quattro mesi avrà continuato il trend di inizio 2016, potrebbe essere lei a concludere l’anno da regina WTA. Per la spagnola, al momento la situazione è la più intricata perché oltre ai quarti di finale di Parigi la attende la cambiale della finale di Wimbledon 2015. Non è stata considerata solo per una semplice questione di distacco, superiore ai 2000 punti. Per rientrare nella lotta, avrebbe bisogno di almeno due risultati straordinari.
A mettere ancora più incertezza, le Olimpiadi di Rio che spezzeranno l’estate nordamericana e potrebbero costringere le giocatrici ad una programmazione diversa dal solito, magari sacrificando qualche appuntamento appena prima o dopo.