di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
26 Apr 2016 08:17 - WTA
Il caso WADA e Sharapova: tanta confusione e poche certezze, e da Stoccarda arrivano bordate
di Redazione
TENNIS – dalla nostra inviata a Stoccarda
Markus Gunthardt, il direttore del torneo Porsche Tennis Grand Prix, nella conferenza stampa di fine torneo, non ha avuto parole gentili per come la WADA sta gestendo il caso Sharapova. Pur rimanendo fiducioso nel lavoro che WTA e ATP stanno facendo per prevenire casi che possano mettere in discussione la credibilità di questo sport, Gunthardt è però perplesso da alcune scelte della Agenzia Mondiale di Lotta al Doping.
«Ovviamente è stato un grande shock quando ho visto la notizia sull’accusa di doping perché Maria Sharapova è una star mondiale, è molto di più di una star del tennis. Inoltre, ha vinto questo torneo tre volte ed è ambasciatrice del marchio Porsche».
Dal punto di vista del torneo questo non ha avuto, in ogni caso, grandi impatti sul torneo
«Angie Kerber ha vinto l’Australian Open, per questo l’attenzione era molto più a livello nazionale su Angie che su Maria Sharapova. Siamo stati capaci di compensare tutto abbastanza bene e questa settimana ho dovuto rispondere a pochissimi domande su Maria».
Gunthardt comunque, non si è nascosto dietro parole diplomatiche «Nel complesso non è ovviamente una situazione piacevole – né per il tennis, né per lo sport. Il problema in questi giorni è che ognuno può pubblicare la propria opinione on-line e molte delle opinioni che vengono pubblicate non sono sostenute dai i fatti. Questo è un grande problema.
Lo scandalo delle scommesse all’inizio dell’anno, ora la Sharapova. Certamente non è piacevole, nessuno vuole che queste cose accadano e spero che tutto sarà gestito molto rapidamente. Io so solo che WTA e ATP, stanno facendo di tutto per prevenire queste cose. Non si tratta di coprire nulla, ma si tratta di lavorare in anticipo per assicurarsi che il nostro sport sia pulito e credo che lo stiamo facendo, ma quando una stella globale come Maria viene accusata di doping ….beh, allora c’è il rischio che si stia diffondendo a macchia d’olio nel mondo. Io spero di no. Negli ultimi quattro anni abbiamo avuto i test anti-doping per tre volte, i controlli sono molto accurati… »
Per quanto riguarda Maria Sharapova «Non posso dare una risposta per quanto riguarda ciò che potrebbe accadere – ma non si può mai escludere nulla. Sono convinto che – nel complesso – abbiamo uno sport pulito e spero che non si ripetano altri casi simili. Ripeto io non sono un esperto in questo campo e tutta la mia conoscenza in materia viene da quello che ho letto, ma la mia opinione personale è che la WADA non sta facendo un grande lavoro per la propria reputazione. Ci sono molte cose che personalmente non capisco. Bisogna essere molto seri, perché si può rovinare la carriera di un atleta. Prima si mette un nome sulla lista e poi la WADA fa tre passi indietro. Ma un atleta che è stato pubblicamente accusato di doping rimarrà con quella etichetta, sia che l’accusa sia provata oppure no. Rafa Nadal è stato accusato da un ex ministro francese senza prove e non potrà mai cancellare quelle parole. Questo è inaccettabile. E sulla WADA in questo momento ho molte domande. Penso che non sia una gran bella situazione e loro non stanno facendo davvero molto per migliorare le cose».