Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
14 Apr 2016 14:06 - ATP
ATP Monte Carlo: Thiem si divora l'impossibile, Nadal si salva e vola ai quarti
di Diego Barbiani
TENNIS – Di Diego Barbiani
MONTE CARLO. Sciupando l’impossibile, mancando palle break su palle break, Dominic Thiem viene eliminato da Rafael Nadal agli ottavi di finale del Master 1000 di Monte Carlo.
7-5 6-3 il punteggio che premia uno spagnolo in grado di resistere, soprattutto mentalmente, a tutti i momenti di difficoltà che ha attraversato nel primo set pur avendo un piede e mezzo sempre “nel vuoto”. Incredibili le statistiche proprio del primo parziale, con l’austriaco che ha dilapidato quindici palle break su sedici.
100 points played in 1st set.
Thiem 1/16 break points converted….
Nadal 7-5 in 80 minutes— Steph Trudel (@TrudelSteph) 14 aprile 2016
Numeri, questi che vi abbiamo proposto, che dicono tantissimo di un primo set durato un’ora e venti e dove l’ex n.1 del mondo ha sempre vissuto in apnea, recuperando da 1-3, costretto a salvare una media di quasi tre palle break a game, sei di queste sul 4-4, e Thiem, pur autore di tanti punti sensazionali tra cui diversi passanti che strappavano ovazioni dalle tribune del centrale, sul quarto set point concesso ha buttato tutto in malora con un doppio fallo che sa tanto di suicidio (sportivo).
Un set vinto, quello, che per certi aspetti ricorda le tante battaglie del Nadal dei tempi d’oro, quando nei momenti di sofferenza sapeva sempre venirne fuori, quando l’avversario era ad un passo dal vincerlo eppure si ritrovava capovolto come un calzino. La differenza, però, è che oggi quel 7-5 è maturato anche (e soprattutto) per gli incredibili sprechi del n.12 del mondo, che in tante occasioni ha avuto la possibilità di conquistare un break, ma in altrettante ha sempre fallito. Come contro Novak Djokovic a Miami, quando tenne in campo il serbo per due ore collezionando 15 palle break. Ne concretizzò una soltanto, con un doppio fallo dell’avversario. 2/31 in tre set contro Djokovic e Nadal, che si può leggere in due modi: il primo, che si è in possesso di un livello di gioco estremamente alto da competere alla pari coi migliori del circuito; il secondo, che ci sono al momento delle difficoltà nel trovare la forza di giocare il punto decisivo allo stesso modo di come si gioca il punto che gli ha dato questa chance. Verrebbe da dire: caro Thiem, qui abbiamo un problema.
Il secondo set non si è quasi giocato, se non per una timida reazione dell’austriaco proprio ad inizio parziale, quando ha preso un nuovo (e quantomai illusorio) break di vantaggio. Nadal, pur rimanendo in difficoltà praticamente ad ogni punto giocato, ha subito ripreso il divario ed ha trovato l’allungo decisivo sul 4-3. Al prossimo turno troverà Stan Wawrinka, che a sua volta invece ha cominciato la sfida contro Gilles Simon praticamente in contemporanea ma ha archiviato la pratica con un 6-1 6-2 in un’ora e quindici, qualche minuto in meno del solo primo set dell’iberico. Numeri, dettagli. Se lo svizzero sarà in giornata, Nadal dovrà essere pronto ad un’altra battaglia. In questo torneo dove Djokovic è già uscito ed Andy Murray ha rischiato con Pierre Hugues Herbert e (tantissimo) con Benoit Paire, resistere a questo back-to-back non da poco potrebbe anche rivelarsi fondamentale per le sue ambizioni sulla sua (amata) terra rossa.