TENNIS – Di GIANCARLO DI LEVA. Troppo scarso il bilancio delle palle break trasformate (1 su 12) per Serena Williams che ha lasciato così, nella finale di Indian Wells, via libera a Victoria Azarenka che rivince sul cemento californiano dopo il successo del 2012 (sulla Kerber).

Conquista il 19° torneo in carriera, 2° di quest’anno dopo Brisbane e soprattutto torna, con gaudio generale, nella Top 10 (al n.8 scavalcando Roberta Vinci) da cui era uscita il 18 Agosto 2014 dopo il torneo di Montreal. La bielorussa è l’unica tennista riuscita fin qui a battere l’americana all’atto finale di un torneo maggiore per 4 volte (in 9 confronti):

Il bilancio complessivo aggiornato degli head to head tra le due tenniste è ora di 17-4. Solo con la sorella Venus, Serena Williams ha incrociato la racchetta più frequentemente (27 volte).

Serena Williams ha perso la seconda finale consecutiva dopo quella agli Aus Open contro la Kerber, evento eccezionale che non si verificava dal 2004 quando perse a sorpresa a Wimbledon contro la Sharapova e nella finale torneo successivo a Los Angeles fu sconfitta dalla connazionale Davenport.

Altri numeri del torneo

2 – le tenniste che quest’anno hanno vinto più di un torneo: la Stephens (Auckland e Acapulco) e la Azarenka (Brisbane e Indian Wells)

7 – Le tenniste dell’Est Europa approdate ai quarti di finale, evento senza precedenti: Radwanska, Halep, Kvitova, Azarenka, Pliskova e, non comprese tra le testa di serie, la russa Kasaktina e la slovacca Rybarikova.

9 – le tenniste ad aver vinto a Indian Wells 2 volte. Nessuna è riuscita a far meglio

16 – è il record negativo di teste di serie rimaste in gara dopo 2 turni: il precedente record risaliva al 2009 con 17.  

18 – gli anni della russa Kasaktina, prima teenager a raggiungere i quarti del torneo dal 2013 quando vi riuscì la spagnola Muguruza.

34a6m: l’età di Serena Williams, la più anziana tennista a giungere in finale a Indian Wells. In precedenza, nel 1991, la Navratilova vi riuscì a 34a5m.

ITALIA TORNATA INDIETRO DI UN SECOLO!!

Il titolo è esagerato ma è pur vero dover constatare, con tutte le attenuanti del caso (infortunio di Fognini e il protrarsi di quello della Knapp), che per ritrovare una presenza azzurra così marginale come quella registrata quest’anno a Indian Wells (4 rappresentanti e solo 4 match vinti) occorre risalire all’ultimo anno del secolo scorso:

Nel 2000, con sole 2 tenniste ai nastri di partenza (Farina e Grande), fu la tennista napoletana a portare a casa gli unici due match vinti uscendo con molto onore dopo aver strappato un set a Serena Williams, allora n.4 del mondo.

Il risultato di quest’anno stride ancor di più ove lo si confronti con quello ottenuto dagli italiani solo 2 anni fa: nel 2014 si registrò la miglior performance sia in campo femminile che in quello maschile, consentendo il conseguimento di una performance complessiva del 66,67% grazie a 16 match vinti su 24 disputati. Ci consoliamo col nuovo best ranking di Roberta Vinci che a 33 anni (compiuti il 18 febbraio) sale dalla 10° alla 9° posizione alle spalle della Azarenka, vincitrice del torneo.

Da quest’oggi si gioca a Miami. La pattuglia azzurra sarà più folta di quella che si è presentata a Indian Wells grazie al rientro della Knapp che si aggiunge a Vinci, Errani e Giorgi e chissà che non arrivi qualche bella sorpresa dalle qualificazioni in cui compete Francesca Schiavone.