"Io non ho finto infortuni per non risultare positiva": il "promemoria-minaccia" della Sharapova

TENNIS

Nel secondo messaggio lanciato al mondo tramite Facebook da Maria Sharapova c’è un sottomessaggio che forse non tutti hanno colto, ma che invece dovrebbe, deve far riflettere, e non poco.

In quella frase “Io non ho finto di essermi infortunata per non risultare positiva” è una bomba lanciata in mezzo ai suoi colleghi, maschi e femmine. Un promemoria a chiunque: a chi la sta attaccando in questo momento, a chi l’ha già fatto, a chi pensa di farlo.

Un promemoria da cui non si salva nemmeno l’Itf, che non è stata esattamente tenera con Maria. La russa non è una che dice le cose così per dire, e non è una che dice cose che non andrebbero dette. Avere un nemico come la Sharapova non è esattamente salutare. Ma la frase di Masha ci fa capire ancora di più quello che abbiamo sempre sospettato, ovvero che nel tennis, purtroppo, di vergini ne esistono ben poche. Senza fare nomi, di infortuni lunghi, lunghissimi, ne abbiamo visti tanti, e più volte si è utilizzato il termine “silent ban”. Perfino un ex ministro dello Sport francese, una in odore di querela da Nadal, ha utilizzato questo termine.

Chi vi scrive spera che il maiorchino vada fino in fondo e che i suoi legali si mettano velocemente in azione, perché nel dopo della positività della Sharapova abbiamo visto e sentito troppe battute, troppe dichiarazioni e soprattutto troppe illazioni. Vorremmo, noi addetti ai lavori, tifosi e tutto il resto, credere che tutto quello che abbiamo visto in questi anni non sia solo una fantasia. Vorremmo credere che quello che cui abbiamo tifato, sofferto, sprecato sonno, viaggiato, scritto, sia un qualcosa di reale e non di artefatto. E devo, purtroppo, che credere in tutto questo…beh, ce lo stanno rendendo veramente, ma veramente difficile.  

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