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19 Feb 2016 19:16 - WTA
WTA Rio de Janeiro / Schiavone è ancora leonessa: batte Burger salvando match point e torna in semifinale!
di Diego Barbiani
TENNIS – Di Diego Barbiani
RIO DE JANEIRO. Francesca Schiavone, all’anagrafe, compirà trentasei anni a metà giugno, ma in campo è ancora una leonessa. Meno efficace, forse, ma ancora con una grinta da fare invidia a tante atlete più giovani. Dopo un anno e mezzo la milanese torna in semifinale in un torneo WTA superando l’olandese Cindy Burger a Rio de Janeiro per 3-6 7-6(6) 6-3 ed attende Petra Martic.
Già agli ottavi fu costretta ad un’altra battaglia punto a punto contro Mariana Duque Marino, oggi è stata per due volte costretta a brekkare l’avversaria quando questa stava servendo per il match (5-4 e 6-5 nel secondo set) in più nel tie-break, dopo essere andata avanti 4-1 ha rischiato di veder sfuggire tutto quando è stata chiamata a fronteggiare un match point sul 6-5. Annullato, ha trovato il guizzo per portare la partita al terzo. L’ultima volta che andò così avanti nel circuito maggiore fu ad Hong Kong, inizi di ottobre del 2014, più o meno un anno dopo perse da Angelique Kerber in tre set in più di due ore e mezza, vedendo sfumare i sogni di tornare in top-100 entro fine stagione. Precipitata questa settimana oltre la centotrentesima posizione del mondo, questa semifinale è linfa vitale perché rientra tra le prime 120 e con una eventuale nuova vittoria domani in quello che, sia nel caso capiti la tennista croata sia la spagnola, può essere considerato un match aperta a qualsiasi pronostico, potrebbe riavvicinarsi con prepotenza alla top-100. Quasi trentasei anni, dicevamo, eppure ancora la voglia di una ragazzina di venti. La vedi esultare come una matta, urlare, arrabbiarsi ed esaltarsi. E’ la solita Francesca, sia che giochi sul campo centrale di Parigi sia che venga spedita sul secondo/terzo campo del piccolo torneo di Rio de Janeiro. Lo diceva a fine 2015: “Nella prossima stagione voglio essere la prima rivale di Serena Williams”. Una frase che va ovviamente “filtrata”: non pretende di essere colei che arriva a sfidare la n.1 del mondo nei grandi appuntamenti, ma vuol far capire a tutti che la sua voglia di lavorare ed allenarsi è rimasta immutata. Oggi, una volta di più, si è avuta questa conferma.