Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
25 Ott 2015 08:14 - WTA
WTA Finals Singapore: Pennetta, inizio shock! L'azzurra travolta dalla Halep
di Luigi Ansaloni
TENNIS – Di Luigi Ansaloni
SINGAPORE. Un inizio così è da incubo. Sembrava, alla vigilia, che per Flavia Pennetta un esordio contro Simona Halep potesse essere il trampolino necessario per un Master da protagonista. Invece è la rumena a dominare il match d’esordio delle WTA Finals, prendersi (con gli interessi) la rivincita dell’ultima sfida e siglare un 6-0 6-3 che non da spazio a grandi valutazioni, se non quella di temere che la brindisina abbia già tirato i remi in barca. Servirà smentire queste sensazioni, ben sapendo però che ora è tutto compromesso.
Comincia dunque con un ko l’avventura, l’ultima della sua straordinaria carriera, di Flavia.La 24enne di Costanza si è aggiudicata la seconda delle sei sfide con la vincitrice degli Us Open, ‘vendicandò l’ultima sconfitta, subita proprio a Flushing Meadows, in semifinale, in quella che era stato solo l’antipasto di una della più grandi sorprese della storia del tennis. Sulla partita c’è veramente ben poco da dire. Si è detto più volte che Flavia arrivasse all’appuntamento di Singapore scarica mentalmente, già con la testa al ritiro. Per quanto possa essere importante il Masters femminile, e per quanto bene abbia giocato la Halep (forse la favorita del torneo), la brindisina ha palesemente dimostrato che forse non ne ha più. Non certo a livello di tennis, ma a livello mentale. E anche i continui “inviti” a ripensare al ritiro, con domande, ipotesi Rio 2016, l’hanno parecchio infastidita. Solo una cosa: Flavia quello che doveva già fare lo ha già fatto, lo ha dimostrato. Questa, per lei, è una strameritatissima passerella finale. Se giocherà bene, se vincerà, perfetto, ma se anche dovesse perdere tre partite su tre, questo non cambierà assolutamente una virgola a quello che fa fatto in questi ultimi mesi e finirà comunque la sua avventura in gloria. E questo, spero, sia chiaro a tutti.
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