Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – DAL NOSTRO INVIATO A FLUSHING MEADOWS ANDREA SCODEGGIO – Nadal supera l’esame Coric. Nel primo turno di Flushing Meadows, Rafael Nadal supera Borna Coric con il punteggio di 6-3, 6-2, 4-6, 6-4 in due ore e cinquanta minuti di gioco. Ora lo spagnolo affronterà nel secondo turno l’argentino Diego Sebastián Schwartzman.
Era il match che più di tutti era visto con interesse, un esordio dei meno pronosticabili alla vigilia e soprattutto uno dei meno voluti sicuramente da Nadal. Miglior modo per testare la condizione, per vedere se le scorie di questo 2015 proseguono, come è lecito presupporre, o se è davvero può esserci la svolta, tanto attesa e sempre rimandata, di questa stagione assolutamente incolore.
Lo spagnolo, da quando vinse il suo primo slam (il sempreverde Roland Garros) non ha mai chiuso una stagione senza vincere uno slam e quest’anno sembra palesarsi la prima assoluta. Non è certo l’Us Open il torneo giusto per interrompere la scia, sebbene lo abbia già vinto due volte, ma Nadal non è mai stato arrendevole, nemmeno quando arrivava in condizioni non esaltanti. Qui, lo sa anche lui, è più dura ma non si parte mai sconfitti.
L’avversario era di certo un test probante, di quelli da non prendere sotto gamba, poiché dall’altra parte della rete c’era una della generazione dei terribili, di quei giovani desiderosi ad imporsi e dal braccio di ferro: Borna Coric. Il giovane croato ha i numeri del predestinato e si fiutava odore d’impresa, ma tutto è rimasto solo a parole. Nei fatti è stato Nadal, a mostrars tonico sul campo, capace di affondare il diritto . Coric, dal canto suo, ha provato a spingere, ad imporre il suo tennis d’attacco ma si è trovato spesso a remare da ogni parte del campo senza scampare.
Nel primo set regna l’equilibrio, dovuto alla fase di studio, ma basta un’accelerata ed arriva il break nel gioco nevralgico: il settimo, a favore di Nadal, e termina il set per 6-3. Nel secondo Rafa gioca un tennis come non si vedeva da tempo: gagliardo ed aggressivo fin dalle prime battute e che costringe il croato sulla difensiva. Il 6-2 finale palesa una condotta di gioco impeccabile
Da qui il calo ed i vecchi fantasmi che si ripropongono, con un Nadal corto ed un Coric arrembante, che ha capito di avere la chance di portare la partita al quarto parziale. Così avviene: sfrutta l’unico set point sul servizio di Nadal e vince il parziale 6-4. E’ solo un breve momento di smarrimento e nel quarto parziale ritrova la strada maestra, riuscendo a concludere 6-4.
I problemi non sono tutti risolti e difficilmente ci si prospetta un Nadal ipotetico vincitore, ma era importante superare questo difficile scoglio. Vincere aiuta a vincere.