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03 Set 2015 00:25 - US Open
US Open: Belinda Bencic, tra lacrime e rabbia, avanza al secondo turno
di andreascodeggio
TENNIS – Dal nostro inviato a Flushing Meadows Andrea Scodeggio
Belinda Bencic rischia di crollare già al secondo turno degli Us Open, ma riesce a salvarsi ed a sconfiggere la giapponese Misaki Doi, dopo che quest’ultima ha avuto tre match point nel secondo set. Il punteggio finale è 5-7, 7-6(3), 6-3 in due ore e cinquantacinque minuti.
Dopo la vittoria al Master 1000 di Toronto, tutti si attendono sfracelli dalla giovane svizzera, perché è ancora viva la memoria di quel fantastico torneo dove la svizzera superò, nell’ordine: Eugenie Bouchard, Caroline Wozniacki, Sabine Lisicki, Ana Ivanocic, Serena Williams e Simona Halep. Tutte teste di serie con finali slam alle spalle, perciò un’impresa vera e propria.
Logico perciò preventivarla come possibile candidata ad interrompere il sogno grande slam della Williams, specie dopo la caduta di molte teste di serie nei giorni scorsi e perché erano destinate ad incrociarsi in tabellone.
Quell’atteso incrocio rischiava di rimanere solo una possibilità, perché Belinda stava per crollare. Tradita probabilmente dalla pressione di dover fare un risultato importante a tutti i costi, tradita anche da un nervosismo deleterio che si è palesato spesso nel secondo set, protestando vibratamente per alcuni decisioni arbitrali. Fatto sta che ci è mancato veramente poco che i nervi la portassero a deconcentrarsi e perdere una partita impronosticabile alla vigilia.
L’avversaria di oggi era la Misaki Doi, giocatrice giapponese di 24 anni che non aveva mai fatto grossi risultati nel circuito, ad esclusione di due vittorie WTA in doppio, ma il suo vero avversario oggi è stata lei stessa. Un avversario talvolta infido e molto più difficile da sconfiggere.
La cronaca è un thriller degno del miglior Hitchcock: Nel primo set la svizzera va subito avanti nel punteggio, ma avanti 5-4 e servizio riesce a farsi controbrekkare e successivamente a perdere il set per 7-5. Il vero dramma avviene però nel secondo parziale, dove la Benicic spreca l’impossibile. La frustrazione di due overrull dell’arbitro e gli otto set point sprecati, portano la svizzera in uno stato tale di nervosismo che inizia a spaccare racchette e finisce per piangere tra un cambio e l’altro del campo. Le debolezze di una diciottenne che vuole conquistare il mondo, e ne ha le forze, si palesano tutte con quel pianto, tanto sconfortante quanto sincero.
Da 5-3 la svizzera si ritrova sotto 6-5 e 40-0, con tre match point a favore della giapponese. Mancava il punto esclamativo, ma nei match WTA il fattore sorpresa può essere dietro l’angolo e così anche oggi. Doi si lascia spaventare da un risultato insperato e così vicino da non essere vero e regala il tiebreak, poi vinto dalla Bencic per 7 punti a 3.
Il terzo set non regala meno drammi, ma si conclude come doveva avvenire senza tutte queste problematiche. La Bencic scappa subito avanti per 3-0 e faticosamente conserva il vantaggio fino alla fine, nonostante un sesto game da brivido, e conclude questa sofferta battaglia per 6-3.
Scampato pericolo e le frustrazioni lasciano spazio solo alla gioia, incontenibile di una ragazzina che vuole rimanere grande.