di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Di Diego Barbiani
ROMA. La semifinale persa a Madrid pochi giorni fa dalla connazionale Svetlana Kuznetsova non può averla soddisfatta.
Maria Sharapova si è complicata il cammino verso Parigi con un mese di aprile nero tra sconfitte ed infortuni ed una semifinale persa a Madrid che non le ha permesso di riprendersi quella posizione di n.2 del mondo essenziale per non correre il rischio di trovarsi Serena Williams nella propria metà non solo all’ombra della Torre Eiffel ma di qualsiasi altro tabellone Wta. Dal Bois de Boulogne al Monte Mario, nella città eterna la russa ha bisogno di successi e sorrisi.
Quale luogo e condizione migliore se non quello di un posto che ama e dove è amata da tutti? Nel 2011 e nel 2012 ha costruito due successi che hanno contribuito a formare la sua immagine da grande interprete del rosso, cosa che si scontra violentemente con le sue stesse affermazioni di qualche anno prima quando sì definì “una mucca sul ghiaccio”. Invece ad oggi il Roland Garros è quel torneo dove ha centrato un titolo in più di tutti gli altri tre Slam, ha messo la sua bandierina alla Caja Magica di Madrid, è stata per tre volte consecutive campionessa del ricco e prestigioso torneo di Stoccarda. Oggi è una Sharapova che va decifrata ed osservata partita dopo partita, a maggior ragione dopo che il sorteggio romano l’ha inserita in una zona di tabellone tremenda, con Caroline Garcia o Madison Keys al prossimo turno, una tra Angelique Kerber, Caroline Wozniacki o Victoria Azarenka ai quarti e la Williams n.1 al mondo nell’eventuale semifinale.
Il primo ostacolo è stato superato, anche se la bella prova disputata contro Jarmila Gajdosova non potrà dare troppe indicazioni veritiere. L’australiana si è ritirata sotto 6-2 3-1 per un problema fisico derivato forse anche dalle fatiche di ieri, quando per imporsi su Elena Vesnina si è dovuta spingere fino al 16-14 nel tie-break del terzo set, salvando sette match point. Ragazza sempre molto gentile, a rete ha scambiato due chiacchiere con la russa dicendole “dai, è stato un buon allenamento per te” ricevendo come risposta un “sei sicura? mi spiace tanto, riprenditi presto” seguito da un abbraccio caloroso di Sharapova. Fidatevi, non è qualcosa che capita tutti i giorni.