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Verso Madrid e Roma: chi sta meglio?

TENNIS – Di Piero Vassallo

Mancano solo pochi giorni al via delle due settimane in cui si giocheranno i Masters 1000 di Madrid e Roma: quali sono i giocatori che arrivano nelle migliori condizioni al doppio appuntamento? E quali i meno quotati?

Madrid e Roma: stesso status, stessa superficie, ma condizioni diverse. I due tornei che fanno da antipasto al Roland Garros daranno le prime indicazioni su quali giocatori tenere d’occhio in vista del secondo Slam stagionale, ma nel frattempo è già possibile dare un giudizio sulle condizioni dei protagonisti impegnati negli ultimi due Masters 1000 su terra del 2015. 

I PIU’ IN FORMA

Che a Madrid ci sia o meno poco importa: Novak Djokovic è senza dubbio il giocatore del momento, il favorito numero 1 in ogni torneo a cui prende parte. Salterà il 1000 spagnolo (non difende alcun punto) in modo da prepararsi al meglio per Roma e Parigi, appuntamento che quest’anno non vuole fallire. Al Foro Italico ha già trionfato tre volte e ci sono tutte le premesse per il poker, a meno di un Nadal tirato a lucido e nuovamente al top.

Si parla poco di Kei Nishikori sulla terra battuta, eppure il giapponese non è da sottovalutare nemmeno sul rosso, dove ha trionfato per due anni di fila a Barcellona. A Madrid Kei si trova benissimo, lo dimostrano il quarto di finale del 2013 e soprattutto la finale dello scorso anno, persa a causa di un infortunio alla schiena che lo fermò proprio sul più bello. Meno bene a Roma, dove però ha giocato soltanto una volta e pertanto non è perfettamente giudicabile. 

Tomas Berdych è il migliore degli umani in questa prima parte del 2015, solo un mostruoso Djokovic ha saputo fare meglio di lui e nel primo torneo disputato sulla terra è subito arrivato in fondo. A Madrid giocò una bella finale nell’anno della controversa terra blu, a Roma si è spinto sino in semifinale nel 2013: può dire la sua anche in quest’annata, in cui sta dimostrando ancora una volta grande continuità. Gli manca sempre un piccolo step per fare il salto decisivo, in questo 2015 sembra esserci più vicino del solito, però…

I MENO IN FORMA

Sicuramente Stan Wawrinka, che vive un momento personale molto delicato. A Monte-Carlo è stato eliminato in modo disastroso da Dimitrov, esibendosi in una delle sue peggiori partite in carriera, mostrando di avere la testa da tutt’altra parte. Le risposte sono arrivate qualche giorno dopo, con l’annuncio della separazione dalla moglie, causata dai presunti flirt dello svizzero (Vekic?). Sulla terra ha sempre giocato bene, anche prima di diventare “Stanimal”, ma difficile pensare al tennis in un momento simile.

Per il secondo anno di fila Rafa Nadal arriva al “maggio rosso” in brutte condizioni: lo scorso anno perse ai quarti a Monte-Carlo, idem a Barcellona, a Madrid fu graziato dalla schiena di Nishikori, che per un set e mezzo lo prese a pallate, infine a Roma fu battuto dal solito Djokovic. Quest’anno le cose non vanno meglio, un solo torneo vinto (il modesto Buenos Aires), tante sconfitte inattese e un tennis sempre meno efficace. Sarà l’ennesima rinascita o almeno per ora dovrà abdicare?

Inserire Fabio Fognini in questa categoria è sicuramente azzardato, dato che il ligure ha spesso dimostrato di saper tirar fuori dal cilindro un grande risultato, salvo poi perdersi negli impegni più semplici. Al momento lo score non è esaltante: 8 vittorie e 5 sconfitte in stagione sulla terra, due successi prestigiosi contro Nadal e cadute inaspettate contro Giraldo e Andujar. Si spera in un altro squillo, magari galvanizzato dall’atmosfera romana, ma con Fognini niente è scontato.

LE INCOGNITE

Giudizi sospesi per alcuni giocatori, tra questi Roger Federer che a Roma non dovrebbe esserci, ma a Madrid certamente sì. A meno di sorprese lo svizzero salterà l’appuntamento italiano e si concentrerà sul torneo madrileno, dove ha maggiori chance di far bene. Gli italiani sperano ancora in un cambio di programma, ma è difficile che Federer possa giocare tre tornei di fila sul rosso, essendo impegnato in questo momento nel 250 di Istanbul.

Andy Murray ha annunciato l’inizio della partnership con Jonas Bjorkman, ha convolato a nozze con la bella Kim e ora sta giocando il torneo di Monaco di Baviera. Sulla terra non ha mai disputato una finale ed è curioso per un giocatore che per anni si è allenato sui campi catalani dell’accademia Sanchez-Casal. La sua priorità è ovviamente la stagione sull’erba, ma da un giocatore di questo livello ci si può aspettare di tutto. 

L’eterno David Ferrer è ancora lì in alto e ha iniziato l’anno alla grande vincendo a Doha, Rio de Janeiro e Acapulco. Le ultime uscite sul rosso però non sono state eccezionali: a Monte-Carlo ha perso da un Nadal mediocre e in precedenza aveva sofferto contro Simon, a Barcellona si è fatto sorprendere da Pablo Andujar, autore di un gran torneo, ma giocatore comunque inferiore a Ferru.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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