di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
12 Mar 2015 06:41 - WTA
Indian Wells: Pennetta e quei 1000 punti da difendere. E gli altri azzurri?
di Giancarlo Di Leva
TENNIS – INDIAN WELLS – Di Giovanni Di Leva – Flavia Pennetta dovrà difendere il titolo vinto lo scorso anno e di conseguenza il più alto bottino di punti conseguito in carriera in un solo evento (1000) il che capita in un momento in cui non appare essere al top della forma.
Dodici mesi fa di questi tempi Flavia era reduce da un inizio di stagione spumeggiante nel quale aveva raggiunto i quarti agli Australian Open (Na Li), e a Dubai (V.Williams) con un bilancio complessivo di 9 match vinti e 3 sconfitte mentre quest’anno ha vinto solo 4 partite pur avendo preso parte a 4 tornei. La cosa più preoccupante è che tra le 4 sconfitte subite vi sono quelle pesanti a Dubai e a Doha per mano rispettivamente della Wozniacki (7/5 6/0) e della Radwanska (6/1 6/1).
Il sorteggio non è stato favorevole alla tennista brindisina che usufruisce di un bye al 1° turno in quanto tds ,così come Errani e Giorgi, si troverà di fronte, in base ai pronostici, l’americana Brengle, la sempre temibile Stosur al terzo turno per poi impattare negli ottavi la Sharapova,probabilmente in questo frangente, l’ostacolo più ostico che le potesse capitare. Il bilancio di Flavia con la “tigre siberiana” è in parità (2-2) ma l’ultimo confronto risale al 3° turno degli Us Open 2011 (e lì vinse Flavia) ed è pertanto oggi poco significativo. La russa è concentrata su questo evento, ha nel mirino il sorpasso a Serena Williams per il trono mondiale e appare in piena forma. Nei 4 tornei disputati quest’anno ha ottenuto una vittoria a Brisbane (Ivanovic), la finale agli Aus Open (S.Williams) e a la semifinale ad Acapulco che non ha disputato per precauzione (avrebbe dovuto affrontare la francese Garcia) oltre a 2 vittorie in Fed Cup contro le sorelle Radwanska. Bilancio provvisorio 15W/1L.
Conosciamo la determinazione e l’orgoglio di Flavia che siamo certi non lascerà nulla di intentato per cercare l’impresa che questa volta appare più ardua che mai.
Il sorteggio è stato un po’ beffardo per le azzurre in generale in quanto ha collocato 5 delle 6 nostre tenniste (Errani, Pennetta, Vinci, Knappe Schiavone) nell’ultimo quarto di tabellone (quello della Sharapova e della Ivanovic) il che lascia presegire che si possa assistere, e c’è da augurarselo, a qualche derby nostrano dopo quello dello scorso anno negli ottavi tra la Pennetta e Camila Giorgi . Quest’ultima è invece nella parte alta del tabellone, ma preferiamo, data la sua imprevedibilità, non fare pronostici. Meglio procedere step by step e il primo sarà contro la tedesca Georges che in termini di imprevedibilità non è molto lontano da Camila.
Nel settore maschile avremo in campo Fognini, Seppi e Bolelli. Non c ‘è Lorenzi che evidentemente ha ritenuto più utile continuare ad allenarsi in vista della stagione sul rosso , superfice a lui più congeniale, e non ci sono ingressi dalle qualificazioni in quanto l’unico connazionale presente, Cecchinato, è stato eliminato all’esordio dal tedesco Petzschner.
Al di là di Fognini, imprevedibile come la Giorgi, che auspichiamo di vedere impegnato nel match di terzo turno contro Gulbis (se batte Mannarino cui lo lega la brutta figura fatta agli Us Open), la cosa stimolante è rappresentata dalla possibilità di rivedere Bolelli e Seppi nel loro ipotetico secondo impegno, contro Raonic e Federer in un revival delle loro recentissime più importanti vittorie in carriera ottenute rispettivamente a Marsiglia e agli Aus Open. Sarebbero conferme molto importanti pur nella consapevolezza che i miracoli difficilmente si ripetono.
E adesso un po’ di numeri sulla storia azzurra a Indian Wells:
Tra i 9 Master 1000 del calendario Atp, il torneo di Indian Wells è quello in cui gli italiani hanno performato peggio:
TORNEI |
W |
L |
TOT |
%W |
INDIAN WELLS |
26 |
61 |
87 |
29,89 |
MIAMI |
45 |
74 |
119 |
37,82 |
MONTECARLO |
54 |
77 |
131 |
41,22 |
AMB/MADRID |
46 |
58 |
104 |
44,23 |
ROMA |
94 |
166 |
260 |
36,15 |
CANADA |
20 |
36 |
56 |
35,71 |
CINCINNATI |
23 |
37 |
60 |
38,33 |
SHANGAI |
14 |
26 |
40 |
35,00 |
PARIGI B. |
16 td> |
33 |
49 |
32,65 |
TOTALI |
338 |
568 |
906 |
37,31 |
Lo scorso anno registra la migliore performance di squadra (57,14%) grazie soprattutto a Fognini che, giungendo negli ottavi, ha uguagliato il miglior piazzamento ottenuto nel 1996 da Renzo Furlan.
Gli italiani che hanno partecipato al torneo nelle 25 edizioni disputate dal 1990 (allorchè nacque la categoria dei Master 1000) sono stati 15 . Seppi è alla decima partecipazione. Ed è colui che finora ha giocato più partite (16) vincendone 7 .
GIOCATORE |
VITT. |
SCONF. |
TOT. |
% VITT. |
PRES. |
SEPPI |
7 |
9 |
16 |
43,75 |
9 |
FOGNINI |
5 |
6 |
11 |
45,45 |
6 |
GAUDENZI |
3 |
7 |
10 |
30,00 |
7 |
SANGUINETTI |
2 |
7 |
9 |
22,22 |
7 |
FURLAN |
3 |
4 |
7 |
42,86 |
4 |
STARACE |
1 |
6 |
7 |
14,29 |
6 |
LORENZI |
2 |
4 |
6 |
33,33 |
4 |
VOLANDRI |
|
5 |
5 |
0,00 |
5 |
BRACCIALI |
2 |
2 |
4 |
50,00 |
2 |
PESCOSOLIDO |
|
3 |
3 |
0,00 |
3 |
POZZI |
1 |
1 |
2 |
50,00 |
1 |
CIPOLLA |
|
2 |
2 |
0,00 |
2 |
BOLELLI |
|
2 |
2 |
0,00 |
2 |
CARATTI |
|
2 |
2 |
0,00 |
2 |
NARGISO |
|
1 |
1 |
0,00 |
1 |
TOTALI |
26 |
61 |
87 |
29,89 |
61 |
In campo femminile
Il bilancio generale è molto più confortante. Nelle 26 edizioni del torneo (la prima risale al 1989) le azzurre hanno vinto 75 matchs (su 170) con una performance media del 44,3%.
L’anno migliore è stato il 2014 con 12 matchs vinti e 5 sconfitte (perf. 70,59%)
Il miglior risultato individuale è ovviamente rappresentato dalla vittoria di Flavia Pennetta dello scorso anno ma le azzurre annoverano anche 2 quarti di finale (Silvia Farina nel 2001 e Sarra Errani nel 2013).
In conclusione consentitemi una esternazione che può apparire blasfema : in altri tempi l’ipotesi di vedere una finale tra Federer e Djokovic (prevista dal pronostico), specie dopo il precedente di Dubai , avrebbe eccitato la fantasia della stragrande maggioranza degli appassionati e degli addetti lavori . L’impressione è che oggi non sia più così. C’è voglia di novità deflagranti: il tempo sta passando ma ancora non si intravedono i “campionissimi” che potranno nei prossimi anni , in modo duraturo, incarnare il tennis e dividere le folle come hanno fatto Federer e Nadal per più di 10 anni, da quando erano teenagers. In fondo i vari Raonic, Nishikori, Dimitrov non hanno fatto ancora niente di esaltante eppure hanno già almeno 24 anni… . Gli occhi sono puntati su Coric e su Kyrgios… se si facesse vedere in campo con un po’ più di continuità.
Prepariamoci a godere lo spettacolo che comunque è assicurato qualsiasi sarà l’esito finale.