TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Al termine di una battaglia disputata in un caldo infernale e durata tre ore e dodici minuti Fabio Fognini batte l’argentino Federico Delbonis col punteggio di 6/4 6/7(10) 7/6(9) e aspetta in semifinale Rafa Nadal. Era dal torneo di Umag a luglio dello scorso anno che il tennista ligure non approdava al penultimo turno di un torneo.
Rio de Janeiro, indipendentemente da quale sarà l’epilogo, ci consegna un Fognini rigenerato, che ha dimostrato di aver ritrovato la voglia di lottare e che a tratti ha fatto sfoggio di quella classe che gli aveva consentito all’inizio dello scorso anno, di bussare alla porta dei Top Ten.
A Delbonis è legato uno dei più bei momenti della carriera di Fognini. L’unico precedente fin qui tra i due giocatori infatti risaliva alla finale del torneo di Amburgo 2013 che l’azzurro vinse (4/6 7/6 6/2) dopo aver annullato 3 match point nel tie break del 2° set. Quel successo consentì al giocatore ligure, venti anni dopo Adriano Panatta, di vincere 2 tornei consecutivi (dopo quello di Stoccarda) e di entrare per la prima volta nei Top 20.
Ebbene, l’incontro di oggi ha delle incredibili analogie con quel match per i primi 2 set. Fognini infatti dopo aver vinto il primo set per 6/4 sfruttando un unico break ottenuto nel 7° gioco ha sprecato 3 match point nel tie break del secondo set, esattamente come fece Del Bonis due anni fa. Per fortuna che la sequenza si è invertita nel set decisivo consentendo lo stesso epilogo di Amburgo anche se ci son voluti altri 6 match point per vincere la resistenza di un altrettanto valoroso argentino.
La cronaca del match è ricca di spunti. Fognini è apparso da subito con la testa nel match. Il ritmo degli scambi è stato subito sostenuto con entrambi i giocatori alla ricerca di soluzioni vincenti. L’argentino fatica molto di più dell’italiano sul proprio servizio, salva tra il primo e il terzo turno di servizio 4 palle break ma non ci riesce sulla 5° nel settimo game che apre la strada a Fognini per portare a casa il primo parziale meritatamente .
Nel secondo, a dispetto di quanto fosse prevedibile, è Fognini che ha calo di rendimento. Gioca meno profondo e commette qualche errore di troppo specie in fase di attacco. Ne approfitta l’argentino che in un battibaleno strappa 2 volte il servizio all’azzurro e si issa sul 5-1. Si arriva però al primo tie break dopo che Fognini grazie anche ad un calo di tensione dell’avversario reagisce con orgoglio e recupera i 2 break di svantaggio. Nel tie break si sono giocati 22 punti con molti vincenti ed un’alta qualità di gioco e la spunta Del Bonis dopo aver annullato 3 match point all’avversario.
Nel set decisivo entrambi i contendenti appaiono risentire dello sforzo sostenuto in precedenza e la qualità del gioco ne fa le spese. Fognini appare il più provato e deve far ricorso alla sua classe per rimediare prontamente al break subito nel 3° game. Il tie break finale è sulla falsariga del precedente. Necessita di 20 punti al termine dei quali Fognini non trova neanche la forza di esultare mentre Delbonis lascia il campo molto contrariato.
All’una di notte è sceso in campo invece Rafael Nadal, che completava un programma
Nelle altre due partite di giornata, David Ferrer ha prevalso 6-3 4-6 6-4 su Juan Monaco mentre Andreas Haider Maurer ha spezzato i sogni di gloria di Joao Souza vincendo 7-6 1-6 6-4.
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