Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
20 Ott 2014 12:00 - WTA
Wta Finals Singapore / Williams: «Ho fatto tutto come dovevo». Ivanovic: «Quella volèe sul 4-4…»
di Angelica Fratini
TENNIS – Dalla nostra inviata a Singapore Angelica Fratini
Serena Wiliams arriva con il fiatone e non riesce a nascondere la soddisfazione di questa vittoria. E’ contenta e lo si capisce da tutte le smorfie e le espressioni divertite che fa. No, questo livello di gioco non era per nulla scontato per l’americana.
«Non ho nessuna paura, mi sento abbastanza bene. Non ho nulla da perdere a questo punto. Ho incominciato ad allenarmi Lunedì, ho fatto tutto quello che dovevo, e ho fatto il meglio che potevo».
Il match contro Ana è stato emotivamente coinvolgente per l’americana. «Giocare contro Ana è sempre molto intenso. Lei è sempre incredibilmente intensa. E io sono incredibilmente intensa!» Le piace come ha giocato oggi, sì le piace proprio, ma non lo ammetterà mai
«Lei è una ottima giocatrice, gioca veramente veloce e potente e fa tutto molto bene, perciò devi essere nel match dal primo all’utimo punto».
Hai avvertito qualche problema con il ginocchio? «Ho avvertito un po’ di fastidio al ginocchio, ma paragonato a come stavo a Pechino mi sento molto meglio. Sto migliorando, devo solo continuare a fare il mio progamma di allenamento. Credo che per la fine della settimana, se sarò ancora qui, starò meglio».
Ana ha detto che una delle chiavi del match è stato il servizio. «Credo di aver servito un po’meglio di come ho fatto nelle ultime due settimane. E questa è una ottima notizia per me. Nelle settimane passate ho lavorato duramente sul servizio. Comunque io mi alleno tutto l’anno molto duramente su questo colpo, specialemente a Wimbleodn, e lì non ho servito certamente bene. Così adesso non mi metto più pressione addosso».
Carolina Wozniacki ha seguito il tuo match da bordocampo. Tu verrai al suo match domani? E come vedi le sue possibilità contro Maria? «Non sapevo giocasse contro Maria. Certamente ci sarò per sostenerla, siamo veramente ottime amiche». E quando deve parlare delle sue chance, ecco che esce con una delle sue perle: «Non so che dire per domani. io vivo al minuto. Letteralmente, io cerco di vivere al minute e di non pensare troppo in avanti».
Contro Ana avevi giocato già quest’anno, ma questánno non hai mai incontrato le due prossime avvesarie. «Già. E a me non piace molto guardare le partite. Credo sia un lavoro che deve fare il mio coach».
Anche Serena, come Ana, è rimasta colpita dalla cerimonia di aperture di queste Wta Finals. «E’ stata fenomenale. La mia parte preferita sono state le fiamme. No forse i fuochi di artificio. Mi sono piaciuti entrambi! La Wta ogni anno fa qualche cosa di speciale, di unico. E lo hanno fatto nuovamente creando questa esperienza fantastica».
Quando Ana Ivanovic arriva in conferenza stampa è pallida e molto tirata. La sconfitta per 6-4 6-4 pesa come un macigno sul suo umore. E forse nemmeno la racchetta se l’è vista troppo bene negli spogliatoi. «Sicuramente sono molto delusa di avere fatto in entrambi i set alcuni errori gratuiti nel game finale. Sopratutto nel primo set. Ho avuto break point sul 4 pari e non ne ho approfittato. Poi ho avuto fretta e l’aver perso il parziale in quel modo ha un po’ demoralizzato. Mi sentivo di aver creato molto ma il servizio ha fatto la differenza oggi».
Cosa pensi sia la causa dei problem con il servizio? «Andavo troppo di fretta. Lei mi metteva molta pressione e oggi ha servito veramente bene. Io invece non ho trovato il ritmo, provavo a mettere più prime di servizio, Nel secondo set ci sono riuscita ma contro Serena a volte questo non è abbastanza. E io oggi non sono stata abbastanza brava. Nel ultimo game ho fatto alcuni errori gratuiti, ma credo che oggi il servizio abbia fatto veramente la differenza».
Sul 4 pari nel primo set Ana ha avuto la palla break, ma ha sprecato tutto con una facile volee’. Quell’errore ha forse deciso il primo set. «Credo si stata una volee’ non semplice. La palla stava scendendo velocemente e io non sono stata abbastanza veloce. C’è stata anche un po’ di sfortuna. Credo di aver creato molte opportunità ma quel punto ha fatto una grande differenza. Certo se avessi vinto il game sarebbe stato diverso. Invece nel gioco succesivo ho giocato senza peso».
Hai giocato molte palle corte, faceva parte della tua strategia di gioco? «Ho provato a mischiare un po’ i colpi. Contro Serena devi usare una gran varietà di colpi, e questo è quello che ho provato a fare. Certo fa molto differenza giocare contro di lei nel primo match del torneo. Di solito giochi qualche partite prima di incontrare le migliori». La serba però non cerca scuse: «E’ stato un primo match difficile, ma ogni match è duro».
Fino a questo momento il volto di Ana era la delusione fatta persona, ma quando le chiedono del atmosfera in campo un bel sorriso compare: «C’era una grande atmosfera. Lo stadio era pieno, è stato bello. E il pubblico era veramente coinvolto dal match. E’ stato eccitante giocare».