Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – Di Diego Barbiani
Neppure il tempo di metabolizzare il ritiro di Na Li ed ecco arrivare l’ipotesi di un altro, meno noto nell’insieme del personaggio ma con diversi risvolti tristi. Si tratta di Ashleigh Barty, australiana classe 1996.
Da molti ritenuta come il più grande talento del suo paese in prospettiva, ha deciso di prendere una pausa e di non sapere se e quando potrà tornare a giocare.
Campionessa junior di Wimbledon nel 2011, cominciò a far parlare di sé a fine anno quando ottenne una wild-card per giocare nel tabellone principale dell’Australian Open. Non aveva compiuto sedici anni ed aveva vinto i play-off che la federazione australiana prepara ogni anno, ormai, per i giocatori oltre la centesima posizione mondiale che aspirano a giocare lo Slam di casa. Non è mai riuscita, però, a coltivare il suo talento per farlo valere al cospetto delle migliori ed ad oggi il suo best ranking è fermo al n.129 raggiunto lo scorso anno.
Su di lei, fin dai primi anni, si erano espressi in tanti per incensarne le qualità e John Fitzgerald aveva detto che poteva rappresentare una miniera d’oro per il tennis australiano, «il più grande talento degli ultimi 20 anni». Purtroppo per la Barty, non è riuscita a dare un seguito ai buoni propositi e nel frattempo è stata scavalcata nelle gerarchie da tantissime giovani che ora sono stabilmente tra le top-100 e competono nei tornei importanti. Come spesso accade, il rischio è quello di venire sopraffatti dall’ansia di non farcela e lentamente si smette di credere in sé stessi, di divertirsi e di voler continuare a vivere quello che comunque ha rappresentato da sempre un sogno per la Barty (in questo caso). Non è servito neppure l’appoggio di Casey Dellacqua, sua grandissima amica e compagna di doppio con cui ha raggiunto tre finali dello Slam (Australian Open, Wimbledon e US Open) tutte perse.
Il suo ultimo match giocato risale allo US Open di quest anno dove perse all’esordio da Barbora Zahlavova Strycova il settimo match su nove disputati nei Major. Al ritorno in Australia ha dichiarato: «Assieme al mio team ho deciso che devo prendermi una pausa dal tennis. Questa è una decisione difficile per me ma penso che sia la cosa migliore. Ho provato tantissime emozioni sui campi da tennis e devo ringraziare il mio coach Jason Stoltberg e tutto il team per il duro lavoro ed il supporto durante tutto il tempo». Immediate le parole del presidente della federazione tennis australiana Craig Tiley, che ha espresso pieno appoggio alla giovane Barty.