Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
07 Ago 2014 19:59 - WTA
Wta Montreal: Suarez Navarro batte una Sharapova lenta e fallosa. Che sia diventata 'troppo' terraiola?
di Elisa Piva
TENNIS – MONTREAL. Una Maria Sharapova molto fallosa cede in tre set a Carla Suarez Navarro agli ottavi di finale del torneo Wta Premier 5 di Montreal. La spagnola si impone 62 46 62 in 2 ore e 21 minuti e raggiunge i quarti di finale, dove affronterà la vincente di Kerber-Venus Williams.
di Elisa Piva
A camminar sempre sul cornicione, prima o poi capita di cader di sotto. E’ tutta una stagione che Maria Sharapova rischia ma poi, grazie alla grinta che la contraddistingue, vince: parte lenta, lentissima nel primo set, con l’avversaria che spadroneggia. Poi si sveglia sul finale del parziale e dal secondo diventa una furia, riequilibra il match e la spunta al terzo. Su 34 vittorie stagionali (torneo in corso escluso) ben 10 sono arrivate così.
E anche questi ottavi di finale sembravano incanalati in quella direzione. La Suarez Navarro parte bene dai blocchi e sovrasta Masha con i colpi a rimbalzo. La russa proprio non le sta dietro, commette errori sesquipedali e in un baleno si trova sotto 5-0. Potrebbe finire anche 6-0, se non fosse che la siberiana si ribella all’umiliante punteggio: entra in partita recuperando due giochi, ma ormai tardi per rimediare il set.
Poco male, avrà pensato, con tutte le volte che quest’anno ho vinto in rimonta! Ma la spagnola non sembra d’accordo, continua a spingere e si prende un break di vantaggio (3-1). E’ qui che la tigre siberiana comincia a graffiare, riprendendosi prontamente il servizio ceduto e andandosi a prendere il set al decimo gioco.
All’inizio del terzo set la Sharapova, riportatasi in parità, torna ad essere la naturale favorita. Ma oggi proprio non è giornata per la russa, che ritorna ad essere estremamente fallosa (saranno 49 a fine match gli errori non forzati!). Carla ringrazia e si porta avanti 3-1. Qui la pioggia costringe all’interruzione, ma al rientro in campo la musica non cambia e la spagnola chiude 6-2 al secondo match poni strappando ancora una volta la battuta alla Sharapova.
«Non è facile giocare con queste interruzioni per pioggia – ha commentato a fine match la Suarez Navarro – nella pausa ho parlato con il mio coach, che mi ha suggerito di giocare semplice nel terzo. Quando gioco con Sharapova è difficile, serve bene e risponde bene, e devo sempre restare concentrata dall’inizio alla fine».
Tra le due, dovrebbe essere la Suarez Navarro la specialista della terra e la Sharapova quella del veloce. In realtà i risultati dal 2011 dicono altro: è il rosso la superficie che le sta regalando i maggiori successi (due Roland Garros, tre volte Stoccarda, due Roma e una Madrid), mentre sul cemento ha conquistato solo due titoli a Cincinnati nel 2011 e a Indian Wells nel 2013 (ultimo su questa superficie). Che si sia specializzata ‘troppo’ sulla terra perdendo gli automatismi da veloce?