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TENNIS – US OPEN – DI GIANLUCA ATLANTE – Roberta Vinci ha perso per 64 63 con la cinese Shuai Peng, che ha confermato l’ottimo stato di forma dopo il successo su Agnieszka Radwanska.
Soltanto un anno fa, quarti di finale. Oggi la buccia di banana sulla quale scivolare, paurosamente. Nel momento in cui il match era equilibrato, anche troppo. Roberta Vinci, almeno in singolare, lascia l’Open degli Stati Uniti di stanza nel torrido Queens a Flushing Meadows. Lo fa al cospetto di una giocatrice sin troppo solida per lei, la cinese Peng. Non era stato, evidentemente, un fuoco di paglia il successo sulla Radwanska: oggi l’asiatica si è ripetuta.
Con un break per set, semplice semplice, la Peng si è portata a casa il match, qualificandosi per gli ottavi di finale di questa quarta ed ultima prova dello Slam. E, per dirla in maniera molto semplice, la differenza l’hanno fatta proprio le palle break. La nostra Roberta ne ha avute tre, ma non è riuscita a sfruttarle. La cinese, invece, cinica e spietata ha saputo colpire al momento del dunque nel primo set, nel decimo gioco e, successivamente, all’ottavo gioco del secondo, dopo che la Vinci, sul 3-3, aveva dato l’impressione di poter strappare finalmente il servizio alla sua avversaria.
Roberta Vinci, suo malgrado, pagherà dazio al termine di questo Open degli Stati Uniti. Oggi, però, si è trovata davanti una tennista, come dicevamo, sin troppo solida, che Roberta aveva battuto nel 2007 a Tokio, prima di perderci, due anni orsono, a Cincinnati. La Peng ha sbagliato pochissimo, soprattutto ha saputo sfruttare al meglio, le occasioni avute. E quelle, andando ad analizzare attentamente i numeri (60-49 lo score dei punti, 18-19 gli errori non forzati), hanno finito per fare la differenza in un match durato un’ora e quattordici minuti: 64 63 il punteggio finale.
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