Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
29 Ago 2014 19:31 - US Open
US Open: impresa Errani contro Venus Williams: battuta 7-6 al terzo!
di Gianluca Atlante
TENNIS – US OPEN – DI GIANLUCA ATLANTE – Sara Errani ha battuto Venus Williams con il punteggio di 60 06 76(5). Splendida impresa della ravennate, sempre sconfitta da Venus in precedenza. E ora ha un ottavo agevolato dalla sorpresa di giornata: non avrà la Halep, ma Mirjana Lucic-Baroni.
Ha fatto a sportellate con una Venus Williams tornata a livelli quantomeno accettabili nonostante la marea (ma chi rischia, come lei, va incontro a tutto questo, è una conseguenza logica) di errori non forzati e alla fine ha vinto una partita pazzesca. Sara Errani e la maggiore delle Williams hanno giocato un terzo set in maniera meravigliosa, dopo il 60 06, oseremmo dire, impalpabile. E “Sarita” è tornata quella di due anni fa, capace di rispedire al di là della rete ogni cosa. Quando si è trattato di essere cinici e spietati, come nel tie break finale, la tennista azzurra è tornata ad essere di ferro, cinica e spietata in quello chel’ha resa famosa, grande al cospetto delle grandi insomma: la capacità di trasformare in oro anche la peggiore delle rape. Ha tolto tre volte il servizio alla sua avversaria, la Errani, ma sembrava non bastare. Perchè, come da prassi, la Williams maggiore, nei momenti topici, ha fatto giocare male la sua avversaria, pur sbagliando oltremisura per eccesso di potenza, quella ritrovata dopo la malattia.
E quando sul 53 per la statunitense, alle 14 e 50 sull’Arthur Ashe, l’umidità ha toccato livelli di guardia e la Errani ha di nuovo strappato il servizio alla sua avversaria (dritto cacciato oltre il catino), arrivando poi a 55, complice una discesa a rete, con tocco finale, degno della migliore “Career Slam” di doppio, abbiamo pensato che il match potesse ancora essere in bilico. E così è stato. Perché la Williams è andata 65, ma Sara l’ha ripresa.
Poi il tie break, incredibilmente vero. Con la Errani a volare 5-2, la Williams a riprenderla sul 5-5, prima dello scatto finale dell’azzurra, pronta a zittire il pubblico dell’Arthur Ashe e a mettere insieme gli ultimi due punti in maniera incredibile, domando la potenza della statunitense con quei tocchi sottorete, figli di una vera doppista.
Morale di una favola per noi a lieto fine, dopo il 60 06 ripetiamo impalpabile, ecco un 76 che ricorderemo a lungo, premiare la Errani agli ottavi di finale, per la prima volta a segno contro Venus Williams, tornata finalmente a quei livelli che l’hanno portata a toccare il cielo con un dito. E chissà che New York e Flushing Meadows, questa volta, non ce la riconsegnino impaccata a dovere come soltanto la migliore delle commesse della Fifth Avenue, sa fare. Chissà…