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26 Ago 2014 19:30 - US Open
Us Open: Flavia Pennetta si addormenta un set, poi vola nel terzo
di Gianluca Atlante
TENNIS – US OPEN – DI GIANLUCA ATLANTE – Flavia Pennetta supera all’esordio Julia Goerges 63 46 61 e raggiunge il secondo turno in questi US Open dove difende la semifinale dell’anno scorso. Il tutto a pochi minuti di distanza dalla vittoria di Fabio Fognini.
I fidanzati d’Italia con la racchetta in mano vanno a braccetto. Voi direte: ci mancherebbe altro… Non sempre è così, ma con loro sì. A distanza di poco tempo. Dal campo numero 11 al 5. In un martedì newyorkese carico, anche troppo, di umidità. Pronta, parafrasando una vecchia pubblicità, a tagliarsi come un grissino. Fabio e Flavia. Prima Fognini, poi la Pennetta. Facile facile lui, un po’ meno lei. Alla prese con la tedesca Georges che, almeno nel secondo set, è sembrata essere quella di un tempo nemmeno così remoto. La Pennetta, poi, si è ricordata che alla cassa aspettano il pagamento di una cambiale pesante, e allora è tornata, a sciorinare il tennis che soltanto un anno fa, da queste parti, l’aveva issata sino alla semifinali.
Del resto qui, a Flushing Meadows, Flavia è la testa di serie numero 11. Non è qui, dunque, per pettinare le Barbie, ma per arrivare il più in alto possibile. Se n’è accorta anche la Georges, che dopo aver perso il primo set con il punteggio di 6-3 e aver vinto il il secondo per 6-4, pensava di poter continuare a fare partita pari con la brindisina.
Non scherziamo, si sarà detta Flavia. Uno, due, tre, quattro games iniziali del terzo set, praticamente perfetti o quasi. Poi il quinto. Per un 5-0 arrivato senza colpo ferire, pesante come un macigno sulla testolina gentile della teutonica. Capace di scuotersi ed evitare quello che comunemente, nei club, viene chiamato “uovo”, prima di cedere al settimo gioco, stringerse la mano alla sua avversaria e ammettere a se stessa che, quando la Pennetta gioca in questo modo, c’è veramente poco da fare: 63 46 61 il punteggio finale. Dopo Fabio, anche Flavia. I fidanzati d’Italia con la racchetta in mano, fanno festa al Queens.
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