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US OPEN – TENNIS – DI ROSSANA CAPOBIANCO – Brutta prestazione di Fabio Fognini: svogliatezza e una giornata fiacca lo consegnano in tre set a Mannarino che vince 63 64 61. Fuori prima della seconda settimana tutti gli italiani in gara.
Era una partita più che possibile, quella di Fabio contro Mannarino. Diciamo pure facile, sulla carta.
A differenza di Seppi e Bolelli, Fabio aveva un tabellone molto più aperto e precedentemente aveva impressionato in maniera positiva. Non è stato così oggi: svuotato, nervoso, una giornata no.
Sul finire del terzo set si lascia andare ad un urlo: “Non ho più vogliaaaa!”. La dice lunga, probabilmente è così. E quando non hai voglia (o l’energia) necessaria, specie in un match al meglio dei cinque set in un torneo come gli US Open, gli avversari ti saltano addosso. E’ successo questo a Mannarino, che ha anche beccato una giornata brillante. Ma Fabio non c’era, la partita non c’è mai stata. Ha provato a rimontare nel secondo set, sotto 2-5, la possibilità di portarsi sul 5 pari, non è riuscito, ha scaraventato racchette, se l’è presa con l’arbitro, con se stesso, ha commesso in un game quattro doppi falli consecutivi. Nessuna potenza nei colpi, nessuna idea chiara, solo molta voglia di andare via.
E con lui se ne vanno le speranze azzurre a livello maschile: Fabio infatti era l’ultimo rimasto in tabellone. Ora potrà concentrarsi sulla sfida di Davis, insieme ai suoi amici e colleghi. Chissà che lì non ritorni quella voglia, quel fuoco che cerca. In Svizzera, A Ginevra, a tentare un’impresa proibitiva.
Sperando che sia un Fognini diverso, ricaricato. Quello di oggi è stato obiettivamente abbastanza sconcertante.
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