Resterà per sempre il primo italiano ad aver vinto un titolo slam, a Parigi, nel 1959. Successo che doppiò l’anno dopo. Ed il capitano della squadra che nel 1976 tornò dal Cile con la Coppa Davis, anche quella una prima volta. Nicola Pietrangeli se n’é andato a 92 anni e con lui si chiude una […]
28 Ago 2014 16:30 - US Open
Djokovic e la missione US Open: cosa può impedirgli di vincere?
di Rossana Capobianco
TENNIS – US OPEN – DI ROSSANA CAPOBIANCO – Novak Djokovic continua senza intoppi la sua marcia nell’ultimo Slam stagionale dopo aver battuto Mathieu 61 63 60 e si candida come principale favorito di questo torneo newyorkese: cosa potrebbe fargli fallire il successo in uno Slam in cui ha sempre fatto molto bene ma che ha vinto solo una volta, nel suo anno migliore, il 2011?
Vanno bene il matrimonio, i festeggiamenti, i viaggi a Montecarlo dopo il KO a Cincinnati.
Van bene i bagordi, la testa altrove. Quando però c’è odore di Slam Novak Djokovic fa sul serio. E si vede subito.
Non che abbia fin qui dovuto affrontare avversari veri, però la facilità e la fluidità di gioco sono evidenti, la velocità nello spostarsi quella migliore, elastica, prettamente djokoviciana, passatemi il termine.
Il povero Mathieu, che ha un gioco senza grossi picchi e più leggero di Nole, era certo l’avversario ideale per mettere in palla il serbo; a poter complicare le cose quel vento che Nole ama poco, ma che oggi siamo sicuri non ha mai sentito.
Tra due mesi diventerà padre, Novak, e a differenza di Federer non porta dietro la consorte. Vuole tenerla a sicuro, a casa, non vuole ci siano complicazioni. “Le priorità cambiano con i figli”, parole sagge, adulte, sicuramente vere. Parole che però possono allarmare i suoi fan, che vorrebbero un Djokovic sempre affamato in campo. Certamente un torneo dello Slam stuzzica di più, anche con pannolini e bebè in testa, di altri tornei minori.
Anche Sam Querrey per Nole non dovrebbe rappresentare un ostacolo vero, sebbene maggiore se l’americano dovesse servire bene. Poi Isner o Kohlschreiber per aumentare il livello, prima di Tsonga, eventualmente. Un tabellone in ascesa per entrare in forma.
Cosa potrebbe fargli fallire il successo in uno Slam in cui ha sempre fatto molto bene ma che ha vinto solo una volta, nel suo anno migliore, il 2011? La poca fiducia prima di New York? Improbabile.
Qualche intoppo o problema personale? Possibile.
Un grande Roger Federer? Chissà.
Dalla stessa categoria
Seguici su Facebook
Extra
Umberto Ferrara, preparatore atletico di Jannik Sinner, coinvolto insieme all’ex fisioterapista dell’azzurro Giacomo Naldi nel caso Clostebol, ha pubblicato un messaggio sui social in cui esprime tutta la gioia e l’emozione per la stagione appena terminata: “Sono molti anni che sono coinvolto nello sport, ma non smetterò mai di meravigliarmi della sua bellezza. Lo sport è […]
Roger Federer é stato ammesso nella Tennis Hall of Fame. La cerimonia di introduzione avrà luogo nell’agosto del 2026, a Newport. “Ho sempre avuto grande rispetto per la storia di questo sport e per quanto fatto da coloro che mi hanno preceduto – ha detto il campione svizzero – quindi sono profondamente onorato che i […]
Infinito Lleyton Hewitt: l’ex numero 1 del mondo è tornato in campo a 44 anni in un match ufficiale e ha mostrato di avere ancora una grande condizione fisica. L’australiano è in tabellone in doppio al New South Wales Open, Challenger in corso di svolgimento a Sydney e a fare coppia con lui c’è il […]
È appena terminata la stagione ATP e WTA ma manca soltanto un mese e mezzo all’inizio del 2026, che verrà inaugurato dalla United Cup a partite dal 2 di gennaio fino all’11 del mese. La competizione mista per squadre nazionali, in programma in Australia tra Perth e Sydney, ha sorteggiato stanotte il tabellone, definendo i […]
“È più forte di me. Sto tifando Sinner…”. Alla fine, anche Bruno Vespa diventa un ‘carota boy’ e tifa per Jannik Sinner. Il giornalista, conduttore di Porta a Porta e Cinque minuti, si esprime con un tweet durante la finale delle Atp Finals che l’azzurro gioca contro lo spagnolo Carlos Alcaraz. Il post rappresenta un”inversione […]