Wta Eastbourne: Giorgi ancora 'ammazzagrandi', battuta anche l'Azarenka! Pennetta ok, Errani, Vinci e Schiavone out

TENNIS – EASTBOURNE. Fantastico successo di Camila Giorgi in tre set su Victoria Azarenka al primo turno dell’Aegon International, torneo WTA Premier che si disputa in formato combined con il contemporaneo evento Atp sui campi in erba di Eastbourne. Avanti senza problemi la Pennetta, fuori invece Errani, Vinci e Schiavone, eliminate in due set rispettivamente da Lauren Davis, Daniela Hantuchova ed Ekaterina Makarova.

Giorgi b. (wc/4) Azarenka 4-6 6-3 7-5

Camila Giorgi sfodera un’altra portentosa prestazione contro una top ten ed elimina in tre set la rientrante Victoria Azarenka confermandosi ‘ammazzagrandi’. In 2 ore e 46′ minuti di battaglia le due non si sono risparmiate: da una parte una Giorgi in versione delux, con vincenti da ogni parte per tutta la durata del match; sempre avanti in risposta, sempre pronta a scagliare traccianti da fondo, senza matti tirare indietro il braccio come solo lei sa fare. Dall’altra parte semplicemente una campionessa: anche se comprensibilmente non al meglio, a 100 giorni dall’ultimo match ufficiale, Vika è rimasta aggrappata al match con il servizio ed ha lottato su ogni 15. 

Nel primo set è Camila la prima ad andare avanti di un break salendo 4-2. Da qui però l’Azarenka – partita un po’ con il freno a mano tirato – reagisce infilando 6 giochi consecutivi e portando a casa il primo set. 
La Giorgi però non è giocatrice che si abbatte facilmente per le occasioni sprecate. Anzi. L’azzurra riparte a testa bassa e nel secondo set sommerge di vincenti la bielorussa. Ogni game è comunque una lotta furibonda, spesso si finisce ai vantaggi, anche se a prevalere è quasi sempre l’azzurra, che si porta sul 5-0. Qui Vika tira fuori le unghie e si rifiuta di subire un 6-0, mantenendo il servizio ed infilando 3 giochi consecutivi. A questo punto era lecito attendersi qualche tremore da parte della Giorgi, che però non fa una piega e chiude 6-3. 

Il terzo set è splendido: ogni errore non forzato da parte dell’italiana è compensato da un gran vincente tirato – manco a dirlo – a tutto braccio, spesso da posizioni impossibili; l’Azarenka comunque non si tira indietro e si getta nella battaglia con il suo spirito combattivo, sebbene qualche automatismo sia ancora da ritrovare. Come forse la capacità di portare a casa i punti che scottano: troppi nel corso di tutto il match i giochi persi ai vantaggi, come quello sul 3-3 ceduto con un doppio fallo. Camila invece, che non ha mai tirato per tutta la durata della partita, ha un momento di buio quando serve per il match sul 5-4 e cede il servizio a 15. Come sempre però, dà un colpo di spugna a tutto e riparte, strappando nuovamente la battuta all’Azarenka al termine di un gioco estenuante ed interminabile. Questa volta però nessun tremore: Camila chiude con l’ennesimo vincente di rovescio incrociato, lasciando immobile l’ex numero 1 del mondo. Poi esulta come se avesse battuto una qualunque, come se fosse nell’ordinario per lei vincere queste partite.D’altronde quest’anno contro le top ten ha fatto 3 su 3: Sharapova, Cibulkova e Azarenka.

Al prossimo turno ci sarà un’altra wild card ma di ben altra caratura: Johanna Konta. Anche se non è top ten, va bene lo stesso, Camila?

(6) Pennetta b. (Q) Hsieh 6-3 6-3

Con un doppio 6-3 la Pennetta, sesta testa di serie, supera la cinese di Taipei Su-Wei Hsieh in 59 minuti di gioco. Ottimo esordio sull’erba per la brindisina, che si è complicata un po’ la vita nel secondo set, quando era avanti 5-0 e si è fatta rimontare fino a. 5-3 prima di chiudere i conti. Al prossimo turno affronterà la vincente della sfida tra Heather Watson (wild card) e Tsvetana Pironkova, sempre temibile sui prati.

(Q) Davis b. (7) Errani 7-6(5) 6-2

Un ko con qualche recriminazione quello di Sara Errani per mano della qualificata Lauren Davis. L’erba per Sara è indigesta, si sa. Ma la romagnola si è trovata avanti 5-2 nel primo set ed ha fallito per due volte la conquista del set con il servizio a disposizione. Sul 5 pari poi ha nuovamente strappato il servizio alla statunitense, ma ancora una volta non è riuscita a far suo il parziale. Per il tie-break per 7 punti a 5, ‘Sarita’ ha ceduto di schianto nel secondo set, perdendolo 6-2.

Hantuchova b. Vinci 7-5 6-1

La tarantina, che sta attraversando una stagione difficile, non parte bene nemmeno sull’erba, superficie che risalta le sue doti tecniche. Roby, al primo match su erba, cede in un’ora e diciotto minuti all’Hantuchova, facendo partita pari solo nel primo set. La 31enne pugliese parte bene (2-0) ma poi si smarrisce soprattutto con il servizio, facendosi rimontare e cedendo la battuta al settimo gioco. La slovacca arriva così a servire per il primo set sul 5-4, ma la Vinci riesce a rientrare in partita.

Una volta riportato in parità il set, la tarantina cede nuovamente il servizio e questa volta, al secondo tentativo, l’Hantuchova chiude con il servizio a disposizione (7-5, dopo aver annullato due palle del 6 pari). Da qui la Vinci sparisce dal campo, incassando un parziale di sei giochi a zero – considerando anche gli ultimi due del primo set – che ha deciso l’incontro, chiuso 6-1 dalla slovacca. 

Makarova b. Schiavone 7-5 6-3

Niente da fare infine per Francesca Schiavone contro la russa Ekaterina Makarova, vincitrice di questo torneo nel 2010. 

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