di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – di Elisa Piva. ROMA – Ana Ivanovic questa volta non ha tremato. Non si è fatta spaventare dal ritorno di Maria Sharapova, dopo averla dominata nel primo set ed essere andata subito avanti di un break nel secondo. A differenza di quanto accaduto in finale a Stoccarda, la serba è rimasta lì a lottare, non permettendo alla russa di ingranare gioco e fiducia e di prendere il sopravvento. Anzi, è stata proprio la Ivanovic a mettere a segno i punti che scottavano e non si è disunita nella stretta finale, capitalizzando quel prezioso break ottenuto al nono gioco del secondo set e chiudendo 61 64 dopo 1 ora 19 minuti di gioco.
La cronaca. L’avvio del match sembra proprio la fotocopia del match di Stoccarda. Una Ivanovic super concentrata scatta meglio dai blocchi e mette subito sotto la Sharapova, incapace a contenere le accelerazioni avversarie. Ana riesce sempre ad avere in mano il gioco, quando serve e anche – soprattutto – in risposta. Masha non riesce mai ad essere incisiva con la battuta e la serba prende subito il comando delle operazioni ad inizio scambio. Il primo parziale è un assolo della Ivanovic, che lo fa suo con il punteggio di 6-1.
La siberiana, frastornata, chiama in causa Sven Groeneveld (ex allenatore della Ivanovic, ndr) che le consiglia di muovere l’avversaria. Nel primo gioco del secondo set però Ana riprende da dove aveva lasciato e strappa la battuta alla Sharapova, che non sembra riuscire a mettere in pratica i suggerimenti del coach. Ma Masha non è certo una che molla facilmente, sa che deve reagire e deve farlo subito, e così è: immediato contro break e partita che si fa improvvisamente equilibrata.
Le due vanno avanti punto a punto, gioco a gioco, con scambi rapidi ma spesso conclusi con vincenti. La Ivanovic si salva sul 2-3 annullando due pericolose palle break e anche sul 3-4 fatica a tenere la battuta. Insomma tutto sembra far pensare che la russa possa far girare il match in proprio favore, invece al nono gioco il match prende la definitiva via serba. Ana si procura tre palle break grazie ad una splendida palla corta e strappa a zero il servizio avversario con l’ennesimo dritto vincente. Non trema nemmeno quando serve per il match, annullando una palla break e chiudendo al primo match point.
Braccia al cielo per la serba, che torna a battere la Sharapova per la prima volta dalla semifinale del Roland Garros 2007. Al prossimo turno c’è Carla Suarez Navarro.