di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
TENNIS – Di Diego Barbiani
MADRID. Sarà tra Maria Sharapova e Simona Halep la finale del Wta Premier Mandatory di Madrid. Le due giocatrici sono approdate all’ultimo atto dopo le vittorie su Agnieszka Radwanska e Petra Kvitova.
Ha aperto la giornata la sfida tra la ceca e la rumena, rivincita della finale che lo scorso anno vide Halep imporsi molto nettamente su Kvitova. Il primo set è equilibratissimo e neppure un break a favore della n.6 del mondo riesce a sbloccare gli equilibri. Si è arrivati così al tie-break, dove quest ultima ha trovato il punto esclamativo grazie ad un clamoroso doppio fallo di Halep sul set point.
Kvitova era riuscita a trovare anche un break di vantaggio in apertura di secondo set, ma dal 3-1 in suo favore ha subito un parziale pesantissimo. Tanti errori, tanti colpi non più perfetti come prima. Halep, come un falco, si era avventata sull’opportunità concessa e nel giro di breve aveva capovolto l’inerzia come un calzino. Nel terzo set ha preso subito un break di vantaggio e non ha più ceduto la testa della partita, chiudendo in due ore e trentasei minuti di gioco.
Maria Sharapova invece si è imposta 6-1 6-4 su Radwanska, disputando un’eccellente prima parte di gara e bloccandosi solo in un frangente, quando la polacca ha messo inaspettatamente la freccia avanti nel secondo set.
Era un match che difficilmente poteva trovare una conclusione diversa. La russa ha approfittato da subito dei colpi poco incisivi giocati dalla polacca e se nel primo set non c’è stata proprio storia, nel secondo dopo un inizio sulla stessa riga qualcosa sembrava essersi inceppato. Dal 3-0 Sharapova, Radwanska ha inanellato quattro giochi di fila salendo a condurre 4-3 e con il servizio a disposizione. Tra i meriti della n.3 del mondo, che non ha gettato la spugna neppure un istante, vanno però presi in considerazione i problemi dell’ex n.1 del mondo che ha iniziato a sbagliare qualche colpo di troppo.
La mini-serie negativa si è conclusa nell’ottavo game, quando un nastro beffardo ha consegnato la seconda palla break del game a Sharapova che non si è fatta pregare ed ha subito ripreso l’avversaria. Sul 5-4 in suo favore, infine, il game emblematico della partita con Radwanska che dal 30-0 ha ceduto quattro punti di fila: lo scambio lungo era suo nemico e dopo aver remato in difesa per gestire le accelerazioni della avversaria veniva costretta all’errore o a cedere sempre più campo. E’ stato un gioco da ragazzi, quasi, strappare l’ultimo servizio a Radwanska prima di esultare. Domani ci sarà la possibilità di mettere le mani per la prima volta sul torneo di Madrid.