di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
Martedì è veramente indiziato il torneo dei Stoccarda, se fra quali e lunedì la qualità del gioco non era elevata, il torneo di è rifatto con gli interessi, il primo match inizia alle 12.30 e dopo dodici ore e 15 minuti, l’arbitro chiama l’ ultimo game set e match della lunga giornata.
Sessione diurna di martedì prevede tre match e tre italiane in campo. Errani Koukalova, Kuznetsova Barbieri, Vinci Beck. Numero di set giocati 6, durata della sessione 3 ore e 43 minuti.
Sessione serale, due partite: Sharapova Safarova e Jankovic Barthol. Numero set giocati 6, durata della sessione 5 ore e 48 minuti.
Dal che si deduce che le italiane non sono lente.
Sharapova è arrivata a Stoccarda sabato si è allenata ogni giorno sul campo centrale e gioca il primo match martedi. Lucie Safarova è arrivata a Stoccarda lunedì pomeriggio, nel week-end ha giocato la Fed Cup su una superficie veloce come il ghiaccio. Dopo oltre tre ore sono al tie-break del terzo set.
Quello che ha pensato Maria Sharapova quando nel terzo set in vantaggio 5 a 1 si ritrova 5 a 6 con Safarova a due punti dal match. “Per te caro sponsor Porsche, mi sono messa quel ridicolo vestito da tedesca al Ocktober Fest, mi sono fatta fare la foto sulle montagne russe e anche con quel ridicolo biscotto gigante a forma di cuore e adesso rischio di tornare a casa senza la Porsche 911 Ma scherziamo!?”
Quello che ha pensato Jelena Jankovic quando nel tie-break del secondo set ha avuto 3 match point contro: Ma chi è questa, ma perché ci sto giocando contro questa lucky loser? Ma non dovevo giocare contro la Ivanovic? Ridatemi Ana!
Del match di Ana Ivanovic contro Sabine Lisicki non si ricorderà molto, in sessanta minuti la serba liquida la tedesca. Ma rimarrà la tonalità di blu del completo da tennis di Ana e del suo gruppo è così intenso che in gelateria farebbero concorrenza al gusto Puffo.
Dopo la giornata di martedì, Markus Gunthardt tira un sospiro di solievo. Non solo Sharapova è ancora a Stoccarda, ma con un non celata soddisfazione ricorda che ieri ci sono stati circa 4500 spettatori incollati alle poltroncine e come primo turno di martedì questo per il torneo è un record. Anke Huber, sua collaboratrice aggiunge ancora “Abbiamo avuto uno programma degno di un ottavo di finale di uno Slam. Una giornata di grande tennis”. E poi con una botta di sincerità “Terminata al una del mattino. Certo se riuscissimo anche a dormire qualche ora di più sarebbe un torneo perfetto!”
Una delle particolarità di questo torneo sono gli autoscatti fatti dalle giocatrici(si lo so, adesso fa più figo dire… selfie, ma io non mi sento molto… cool) e poi messi in mostra nel impianto l’anno successivo. Quando li vedi e soprattutto quando vedi gli abbinamenti fatti con queste foto, capisci che in questo torneo hanno senso del umorismo. Un esempio? Le due foto di Jelena Jankovic e Ana Ivanovic.
Petkovic e Pennetta è il match atteso dal pubblico. Alla intervista pre-match Andrea Petkovic arriva sudata come se avesse già giocato tre set. Si voleva scaldare bene oppure negli spogliatoi deve fare un gran caldo.
Flavia Pennetta vince in tre set. Oramai una tradizione del match serale. A rete fra le due giocatrici un high-five seguito da un bel abbraccio. Gli infortuni aiutano a far crescere le amicizie.
Nel intervista post match, l’intervistatore ricorda a Flavia Pennetta cosa le ha detto Sara Errani dopo il suo match : “Le giocatrici italiane giocano meglio quando invecchiano” e l’italiana non si lascia scappare l’occasione per tirare una stoccato ‘Grazie per aver detto che sono vecchia!” L’intervistatore a quel punto ha sperato che una voragine si aprisse sotto i suoi piedi.
Ultimo match del programma Kvitova-Kleybanova. A vederlo sono rimasti in pochi,
Ma fra quei pochi ci sono i due team di sostenitori che questo torneo organizza. Sono dei gruppi di ragazzini a cui ogni anno viene detto di “adottare” una giocatrice. I team Kvitova e Kleybanova ligi ai loro doveri sostengono a gran voce le giocatrici. Malgrado il vociare dei bambini Kvitova perde il primo set e nel secondo da 5 a 1 si ritrova a giocare il tie-break. Il team allora pensa che la ceca si sia addormentata e tira fuori l’arma segreta: un campanaccio per le mucche. Di sicuro sveglia Petra ma non il suo gioco. E così la sorpresa della giornata, l’eliminazione della testa di serie numero tre da parte della numero 102 del ranking passa quasi inosservata. Quasi perché il sorriso di Alisa dice tutto “Io mi sento bene e mi diverto. Dentro di me penso anche di giocare un tennis migliore di quando avevo il mio miglior ranking”. E prima che si spengano le luci sul centrale qualcuno le dice “Bentornata Alisa”.