Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
La brutta notizia sulle labbra di quasi tutti I tedeschi presenti al giovedì al Porsche Arena era: tutte le giocatrici tedesche erano state eliminate.Veramente? E se vi dicessi che in realtà due tedesche hanno fatto la semifinale ricevendo pocchissima attenzione? Per darvi una immagine completa, devo aggiungere che si sta parlando di doppio. Si, “solo”di doppio.
Vero, le tedesche Antonia Lottner e Anna Zaja non hanno fatto bene nel tabellone del singolo, il solo tabellone che in realtà conta per quasi tutti. Le ragazze hanno ricevuto una wild cart per le qualificazioni ed entrambbe non sono riuscite ad arrivare nel tabellone principale, perdendo al secondo turno. Ma invece hanno avuto una prestazione in doppio! Hanno preso il posto di Lucie Safarova e Andrea Hlavackovache che a causa della influenza si è dovuta ritirare. Le due ragazze avevano un allenamento programmato con Barbara Rittner (il capitano di Fed Cup della Germania) e per questo motivo erano ancora qui e questo è stata la loro fortuna, Come coppia ‘alternate’, sono entrate nel tabellone principale del Porsche Tennis Gran Prix .
In realtà hanno fatto molto di più di questo, raggiungendo la semifinale e perdendo solo con le teste di serie numero due Black e Mirza al super tiebreak. Se una di loro avesse ottenuto lo stesso risultato in singolare, sarebbe diventata immediatamente l’ eroina della settimana e avrebbe avuto l’attenzione di tutti i media tedeschi. Invece non un solo giornalista ha chiesto di intervistare Antonia e Anna dopo quello che potrebbe anche essere la prima bella prestazione du una solida futura carriera. Specialmente da parte di una promettente Lottner, 17 anni e un 1m85, con uni gioco potente che ricorda quello di Nicole Vaidisova.
Il doppio è spesso visto come un modo per le giocatrici – sia le giovani, sia per quelle di esperienza- di giocere qualche match di più e migliore la tecnica per il singolare. Questo è il motivo con cui Jelena Jankovic ha giustificato il doppio cosí spesso. “E anche per divertirmi con giocatrici che mi piacciono” ha aggiunto. Flavia Pennetta non potrebbe essere più d’accordo e non vede altre ragione “Ovviamente Jelena non gioca il doppio per denaro. Ne ha già vinto abbastanza…” Mentre Maria Sharapova, sembra domandarsi quali siano le motivazioni della serba: “Gioca trenta tornei, singolo e doppio…Non credo sia solo per migliorare la voleé , ci deve essere una altra ragione. Non so perchè lo faccia”. Che cosa implicano le enigmatiche parole di Maria? Non lo sapremo mai. E non significa necessariamente molto, visto che la russa non è esattamente una esperta di doppio. L’ultima volta che ha giocato il doppio è stato nel 2004. Sì, si tratta di dieci anni fa. Buon decimo anno da specialista di singolo, Maria!