Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
Dalle nostre inviate a Parigi, Valentina Clemente e Cécile Verin
Il derby russo ha richiamato il grande pubblico sugli spalti dello stadio Coubertin di Parigi, presente anche Patrick Mouratoglou, in veste però di semplice spettatore. Dopo un avvio bruciante della Sharapova (3-0), la sua connazionale Pavlychenkova è riuscita a mantenere il servizio, lottando il game ai vantaggi. Tuttavia l’aggressività della numero 5 del mondo ha fatto la differenza ancora una volta nel quinto gioco, dove con due dritti incrociati e un ace ha chiuso rapidamente la questione.
Maria dà la netta impressione di voler chiudere a breve giro la partita, il suo sguardo e la sua gestualità richiamano piena concentrazione, ma Anastasia non vuole di certo fare la comparsa e cerca di rispondere con tenacia agli assalti della connazionale. Sul 4-2 a favore della Sharapova, la Pavlyuchenkova alza il ritmo e si ritrova con due palle per il contro break che realizza alla prima occasione.
Anastasia torna in gara pareggiando i conti, sul 4-4, ma alla fine la numero 3 del mondo fa valere la sua superiorita’ tecnica e chiude il primo con un 6-4 Ottimo il break firmato dalla numero 26 del mondo all’inizio del secondo set, vantaggio che le permette di controllare agevolmente l’andamento del secondo parziale. Nonostante alcuni tentativi, la Sharapova non riesce a consolidare le sue opportunità e Anastasia arriva ad avere due palle per il set sul servizio dell’ex numero 1 del mondo.
Il gioco si fa intenso e tirato e alla fine è la meno quotata delle due giocatrici a far suo il secondo set per 6-3. Il terzo e decisivo parziale si apre con un altro break, ma stavolta a segnare il vantaggio e la Sharapova che lancia un urlo liberatorio sul punto decisivo. Su una tensione palpabile, la numero 5 del mondo subisce subito il contro-break. Il momento gioca a favore di Anastasia che risponde senza pensare alla sua avversaria, vittima forse delle sue stesse attese.
L’ultimo parziale si dimostra più equilibrato, anche se la Sharapova sembra mancare quei momenti che potrebbero ridarle il vantaggio per mancanza di lucidità. A contare soprattutto un servizio non all’altezza da parte di Maria, tanto che la partita finisce su un doppio fallo che regala alla russa la prima finale del torneo Wta di Parigi.
Anastasia, che partita e che torneo. Possiamo dire che questo è stato il match più difficile della settimana?
«Oggi è stata dura, ma anche il match di ieri contro Angelique Kerber è stato difficile. E’ dura per me giocare tutte le partite in 3 set, adesso sono un po’ stanca ma da queste partite, so anche per la finale sono in grado di trovare molta energie e motivazione».
Oggi hai giocato dei colpi incredibili. Lo scopo ovviamente è vincere i punti, ma ti piace giocare un tennis divertente per il pubblico?
«Sì, naturalmente. Ma mi piace giocare a tennis comunque. Per me non è solo colpire la palla forte o fare le cose di routine in campo. Quello stile di gioco mi viene naturale, non faccio qualcosa specifico per far divertire il pubblico. Il modo in cui gioco dipende anche dalle situazioni. Su alcuni punti ho troppe soluzioni diverse che a volte mi confondo. La parte positiva è stato il tipo di gioco che ho provato a fare oggi».
Se ad inizio torneo ti avessero detto che avresti giocato la finale domenica, ci avresti creduto?
«In realtà nessuno me lo ha detto ma mio padre ed io ci siamo dati un obiettivo ad inizio torneo: fare meglio che potevo in questo settimana. Ho alcuni tornei da giocare e ci siao detti “Facciomo bene e cerchiamo di vincere un titolo”. Io credevo in me stessa e il mio team credeva in me, dicendomi che qui potevo fare bene e vincere il torneo».
Dopo tutte queste partite in tre set, fai qualche cosa di specifico, di particoalre per recuperare?
«In questo momento, non ho problem d infortuni. Ci sono poche cose, come sempre. Ma vedrò il mio fisioterapista e non faremo nulla di diverso dal solito, mi preparerò per domani meglio che posso».
Poi è stata la volta di Sharapova.
Maria, come descriveresti il match dalla tua prospettiva?
«Ho cominciato il match molto bene, ma come il match progrediva, ho smesso di fare le cose che mi avevano aiutato al inizio del prim set. Non sono stata aggressiva, non ero in campo e lei ha giocato con molta fiducia. Le ho dato la possibilità di entrare in partita e di giocare il suo tennis e di avere ancora più fiducia. Ha giocato veramente un buon match».
Ti aspettavi che avrebbe servito cosí bene?
«Questo è qualche cosa che l’ha aiutata molto nei suoi ultimi match e anche oggi. La sua percentuale è stata ottima e trovava gli angoli molto bene. Non c’era molto che potessi fare quando lei serviva quelle ottime prime».
Hai fatto molti doppi falli nel terzo set. Hai una spiegazione per questo?
«Quei doppi falli sono arrivati al momento sbagliato, come nel primo set quando era sotto. In realtà è stato un aiuto per lei vincere alcuni di quei giochi. Nel terzo set non sono riuscita a mantenere un livello alto. E lei ha fatto l’opposto, lei è stata capace di crescere e di giocare delle ottime prime di servizio. Io devo certamente migliorare le mie percentuali sulla prima».
Fisicamente come ti sentivi oggi?
«Mi sentivo bene».
Hai parlato con il tuo coach alla fine del secondo set. E’stato di aiuto?
«Sì, ma il tempo passa sempre molto veloce fra la fine e l’inizio del set. Le poche cose con cui un coach può aiutarti sono un po’ di incoraggiamento e un po’di energia per tirarti su quando ti senti giù perchè le cose non vanno come vuoi… Non ci sono molte cose che si poteva cambiare in questo match».
Che cosa prendi di positive da questa settimana?
«Sono venuta sperando di vincere il torneo. Sfortunatamente non è successo, ma ho giocato tre buone partite. Avrei veramente volute vincere il terzo set oggi, ma alcuni giorni le cose ti vanno bene altri giorni no. Perciò devo tornare ad allenarmi e essere pronta per i prossimi grossi tornei».
Cosa farai adesso?
«Domani vado direttamente a Sochi per le Olimpiadi Invernali. E poi
i miei prossimi tornei sono Indian Wells e Miami».