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Australian Open: i dolori ed i tormenti del giovane Janowicz

Di Andrea Scodeggio

MELBOURNE. Il dolore al piede è stato più forte per Jerzy Janowicz, che poi ha rivelato come la sua situazione fisica sia ben più grave. Si tratta infatti di un osso fratturato, che si porta dietro da prima dell’inizio del torneo. Il medico lo avrebbe anche provato a convincere di non prendere parte all’Australian Open, ma lui non ne ha voluto sapere. L’incontro di terzo turno contro Florian Mayer non è durato più di un set.

L’inizio già era piuttosto complicat, perché il polacco sbagliava molto e, dopo soli tre game, commetteva otto errori gratuiti e rischiava già di cedere la battuta nel primo gioco dell’incontro con tre palle break, poi annullate dal potente servizio. Jerzy è rimasto ancorato alla partita finché non si è distratto, nel momento meno opportuno, il decimo gioco, che da 40-15, si è ritrovato a concedere una palla break e perdere la battuta con una risposta di dritto molto larga ed imprecisa. Il tedesco ringraziava, salendo 6-5 e chiudendo nel game successivo al secondo set point, con una bella volee sotto rete: 7-5 dopo 38 minuti

Il secondo parziale ha seguito l’andamento del primo: il polacco arrancava e sbagliava, il tedesco giocava in scioltezza e strappava il servizio al suo avversario con un perfetto lob a scavalcare tutti i 205 cm del polacco, braccio in estensione escluso, e salire poi sul 2-0. A questo punto, i dolori al piede che tormentano da settimane il polacco riemergono e le fatiche accumulate nei precedenti incontri ritornano prepotentemente a farsi sentire. Viene chiamato il fisioterapista sul 2-1 ma non pone rimedio alla situazione ed il tedesco, nonostante aver concesso la prima ed unica palla break nel quarto gioco, scappa ancora e mette a segno un altro break: 4-1. Il set si concludeva di lì a poco, con un netto 6-2.

Si è ipotizzato il ritiro del polacco, visto il dolore e l’impossibilità di recuperare, ma Jerzy non ha desistito ed ha deciso di concludere l’incontro nonostante fosse visibilmente sofferente e gli spostamenti laterali non esistessero più. Mayer non si è scomposto e non si è lasciato intenerire concludendo anche il terzo parziale per 6-2, dopo appena un’ora e trentotto minuti di gioco.

In conferenza stampa, al termine, Janowicz ha confessato la frattura al piede. Disperato, è anche scoppiato a piangere mentre rivelava questo ai giornalisti.

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