Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
PECHINO. La prima semifinale del premier mandatory di Pechino vedrà affrontarsi Petra Kvitova e Jelena Jankovic, entrambe vittoriose in tre set e in rimonta rispettivamente contro Na Li (46 62 64) e Lucie Safarova (67 64 64). L’altra semifinale la giocheranno Serena Williams (61 64 a Caroline Wozniacki) e Agnieszka Radwanska (76 64 alla Kerber).
[8] Jelena Jankovic (SRB) d. Lucie Safarova (CZE) 67(3) 64 64
Gran match portato a casa dalla Jankovic, che non si è scoraggiata dopo aver perso al tie-break un primo set molto lottato, dove sia la serba che la Safarova hanno messo in mostra un ottimo tennis. Il livello si è mantenuto alto fino a metà del secondo set, quando la ceca ha avuto un passaggio a vuoto e la serba ne ha approfittato. Nel terzo set la qualità del gioco è un po’ scesa, ed i vincenti hanno lasciato spazio agli errori. Brava la Jankovic, sotto 4-3, ad infiliare tre giochi consecutivi e a chiudere addirittura con un ace dopo 2 ore e 36 minuti.
Con la semifinale del China Open JJ mantiene vive le speranze di qualificazione a Istanbul. Safarova che ancora una volta dimostra di avere un’autonomia limitata: gioca un tennis difficilissimo per un set e mezzo, poi si scioglie.
[9] Petra Kvitova (CZE) d. [4] Na Li (CHN) 46 62 64
In un match tra grandi colpitrici e di estremo equilibrio è Petra Kvitova ad avere la meglio al terzo set, riuscendo a giocar meglio nei punti chiave, punti in cui spesso la Li ha commesso errori gratuiti. Nel primo set le due mettono a segno un break per parte nei primi giochi, fino ad arrivare sul 5-4 in favore della cinese ma senza break. Al servizio per difendere il set, la ceca cede però il parziale al primo set point.
Ad inizio secondo set c’è però la reazione della Kvitova, che ritorna a lottare come ad inizio partita. Dopo una girandola di break fino al 3-2, è la ceca a rompere gli equilibri ed infilare tre giochi consecutivi e chiudere il parziale strappando nuovamente la battuta alla cinese.
Nel set decisivo la giocatrice di casa scappa subito avanti 3 a 1, però non concretizza il vantaggio, si fa riprendere e sorpassare dalla numero 9 del seeding, che passa a condurre 5 a 3. Un break che manterrà fino alla fine del match, chiuso con un servizio vincente dopo due ore e 31 minuti di gioco. Dopo questo torneo l’ex vincitrice di Wimbeldon sarà sesta nella race.
[1] Serena Williams (USA) d. [6] Caroline Wozniacki (DEN) 61 64
Bastano 76 minuti alla numero 1 del mondo per superare la Wozniacki, anche se il minutaggio ed il punteggio non rendono giustizia ad un match che, da metà del secondo set, si è fatto ricco di scambi intensi conclusi spesso con colpi vincenti. Serena è perfetta fino al 61 41. A questo punto, dopo un colloquio con papà Piotr, in campo entra un’altra Caroline, più carica e propositiva che mai. Ne seguono cinque giochi di tennis eccellente. Come uno scambio terrificante da 38 colpi sul 42 40-30 chiuso con uno smash da Serena, che poi finisce piegata in due. Putroppo per lei, la danese si è svegliata troppo tardi, quando cioè era già sotto di un set e di un break. Contro questa Williams vuol dire sconfitta certa. Ma nelle ultime settimane il livello dell’ex numero 1 del mondo è cresciuto notevolmente, ed i segnali di ripresa sono per lei davvero incoraggianti. Lo stop ai quarti l’allontana però dal master, anche in virtù della semifinale raggiunta dalla Jankovic, che la precede nella race.
[3] Agnieszka Radwanska (POL) d. [7] Angelique Kerber (GER) 76(7) 64
Se l’è vista brutta la Radwanska, quando dal 5-1 di vantaggio del primo set si fa rimontare dalla Kerber fino al 5 pari. La polacca riesce poi ad arginare la tedesca, trascinandola fino al tie-break. Anche in questo caso si assiste ad una rimonta, ma della numero 3 del tabellone, cha sotto 5-2 recupera ed annulla tre set point prima di conquistare il primo parziale per 9 punti a 7. Passato lo spavento, nel secondo set la polacca si porta subito avanti, si fa recuperare, poi piazza un altro break, questa volta decisivo e chiude 6 giochi a 4.