LINZ. Alla fine il torneo di Linz è stato vinto dalla giocatrice più chiacchierata, Angelique Kerber. Per lei il successo in finale su Ana Ivanovic che le permette anche di sbloccarsi a livello di titoli ottenuti in stagione, ottenendo la prima gioia del suo 2013.
E dire che probabilmente non avrebbe dovuto neppure partecipare.. Già, perché la sua iscrizione pare sia giunta fuori tempo massimo, costringendo la giovane austriaca Moser a lasciarle il posto quando già era stata sorteggiata contro la sua avversaria di primo turno. Questa vicenda l’ha messa in cattiva luce tra le altre protagoniste, che hanno espresso pareri contrari all’episodio.
Il campo ha comunque decretato vincitrice per 6-4 7-6(6) la tedesca, in un match segnato da continui capovolgimenti e momenti ricchi di incertezza. Come nel primo set, dove Kerber avanti 4-1 e servizio si è fatta riacciuffare sul 4-4. Lì Ivanovic ha mancato l’occasione di passare avanti con un comodo dritto messo sotto al nastro e la sua avversaria si è subito riportata avanti di un break, poi risultato decisivo ai fini del 6-4 conclusivo.
Nel set successivo era sempre lei ad iniziare meglio, cogliendo un break che sembrava potesse essere decisivo. Sul 5-4 in suo favore è salita velocemente sul 40-0 ma la serba ha tirato fuori tutto quello che aveva e con una serie di colpi vincenti ha ritrovato la parità. Era Kerber ora che mentalmente sembrava pagare la situazione, costretta ad annullare anche due set point sul 5-6 15-40. Sul secondo, una serie di contropiedi hanno destabilizzato Ivanovic che in un allungo ha messo male l’anca sinistra ed al termine del game si è fatta massaggiare dal trainer.
Il tie-break è stato anch’esso ricco di capovolgimenti. Dapprima è la stessa Ivanovic a salire avanti di un mini-break. Poi una serie di errori grossolani la rispediscono indietro 2-4. Quando sembrava stesse mollando la presa, ecco uno scatto d’orgoglio che l’ha portata ad altri 2 set point. Ha da recriminare soprattutto sul secondo, in cui un suo dritto lungolinea abbastanza comodo non ha trovato il campo. Due punti più tardi ed ecco giungere la fine del match, con Kerber che può così festeggiare con il suo clan.
Per la tedesca è una vittoria che fa morale e che la proietta tra le migliori otto che si giocheranno il Master di Istanbul per il secondo anno consecutivo, per gli organizzatori la perfetta riuscita del loro piano. Tutti contenti dunque, o forse no?
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