Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
22 Ott 2013 18:07 - WTA
Wta Champs Istanbul: Serena Williams comincia la sua marcia, ko Kerber
di andreascodeggio
ISTANBUL. Serena Williams non ha intenzione di fermarsi. La strepitosa stagione che l’ha vista, all’età di 31 anni, vincere e spolpare ogni avversario che le capitava di fronte, ha deciso che bisogna chiuderla con la ciliegina sulla torta. Anche qui in Turchia voler far rispettare la sua legge era la vittima di quest’oggi è Angelique Kerber, ultima qualificata grazie ad un wild card concessa in quel di Linz (a tabellone completato) e che ha vinto aggiudicandosi l’ambito posto, nonostante le forti polemiche per il suo ingresso nel tabellone.
Di fronte si è trovata subito il muro di granito Serena ed abbattere quella resistenza era un’impresa difficile. La statunitense l’anno scorso ha trionfato ai Championship e non ha voglia di abdicare al trono, visti anche i dieci trofei conquistati questo anno tra cui due slam.
Fin dalle prime battute dell’incontro si nota subito come la potenza dei suoi colpi sia bilanciata anche dall’ottimo stato di forma e nonostante la tedesca cerchi di spostarla, Serena trova sempre il modo di rispondere profondo e risultando spesse volte devastante.
Il primo set è una conferma di questo, perché Serena prende subito il largo e schiacciando la sua avversaria andando avanti 3-0, nonostante Angelique giochi un buon tennis e riesca anche a procurarsi due palle per il contro break. La solidità di Serena non viene intaccata da questi pericoli perché appena accelera, la tedesca diventa innocua e soprattutto inoffensiva. Il problema non è quanto la Kerber possa giocare bene, ma quanto Serena abbia voglia di far giocare la sua avversaria. Si tratta solo di questo, perché non c’è partita nonostante gli sforzi encomiabili della tedesca. Il set termina con un rapido 6-3 e con il solo break d’apertura, ma sufficiente per concludere la prima frazione.
Il secondo set ripete il medesimo copione. Kerber generosa, a tratti indomita ma Serena appena accelera o c’è una seconda comoda, risponde con dei missili a terra aria imprendibili, costringendo la tedesca ad osare e non venire ripagata, visti i due doppi falli consecutivi che la portano di nuovo sotto di un break in apertura. Una flebile speranza di recupero le viene data da un nastro benevolo che la porta sul 40-40 nel quarto gioco del match, ma è appunto una piccola chance spazzata via dal tifone Serena e che sconforta del tutto Angelique, perché successivamente concede con poca resistenza altri due break e finisce per perdere il match senza nemmeno più rendersi conto dell’importanza dei game da conquistare, poiché potrebbero risultare decisivi in vista di una ipotetica qualificazione in caso di parità con un’altra giocatrice.
Risultato finale: Serena Williams demolisce la Kerber 6-3, 6-1 in un ora e cinque minuti di gioco. Esordio più convincente e vincente di questo, Serena non poteva offrirlo.