ISTANBUL. Esordio più duro ed amaro non poteva esserci. Sara Errani ha aperto le danze nei WTA Champioship di Istanbul, la sua seconda partecipazione al grande evento di fine anno che premia le migliori otto giocatrici della stagione, ed ha avuto una occasione straordinaria per vincere almeno un set contro la numero due del mondo Vika Azarenka. Colpa di una stop volley mal riuscita nel tiebreak, ma limitare tutto il set in quel colpo è riduttivo ed superficiale. Sara ha avuto molte occasione di servire per il set ed è stata cinque volte a due punti dal primo parziale senza però mai dare lo strappo decisivo e vederselo poi sfumare.
La numero due del mondo è un avversario di quelli ostici, i peggiori per Sara dal punto di vista fisico, ma che può essere messo in difficoltà con le variazioni ed i cambi di gioco, per evitare di finire a fare un braccio di ferro estenuante e deleterio.
Oggi è stato così. Vika Azarenka ha sofferto molto la brillantezza di Sara, le sue variazioni, ma anche sbagliato lei tanto, specialmente all’inizio. In totale nel primo set saranno otto i break scambiati fra le due giocatrici e ben 22 palle break concesse da entrambe. L’andamento di questo strano set è presto spiegato: Gli infortuni subiti dopo lo Us Open si sono fatti sentire per Vika e le ruggini accumulate negli ultimi tempi, si sono palesate fin dai primi scambi che hanno regalato il break in apertura. Sara invece ha giocato spesso bene ma il servizio è un arma troppo fiacca ed ha permesso spesse volte di rimettere in partita la numero due del mondo, nonostante il brutto stato di forma dovuta all’inattività.
Emblematico però resta il terzo gioco del primo set, durato oltre dodici minuti, e giocato male da Vika con tre doppi falli, ma anche ben condotto da Sara che grazie ad un passante di dritto (senza dimenticare due lob pazzeschi negli scambi precedenti) si è conquistata il break che le ha dato il vantaggio, alla quinta palla break concessa dalla numero due del mondo. La sensazione è che Sara abbia capito le difficoltà degli spostamenti di Vika e perciò può finalmente scatenare il proprio gioco e grazie ad un terzo lob chirurgico e poi ad una smorzata vincente a portarsi in vantaggio e tenere la battuta per prima, nonostante anche lei abbia concesso tre palle break. Il match continua sul filo dell’equilibrio ma gli errori di Vika sono decisivi e la nostra scappa 5-2 con la seria possibilità di fare suo il set.
Qui, si assiste al remake del secondo set di Roma e con un risvolto ancora peggiore. La bielorussa riemerge e torna a giocare il suo vero tennis, risalendo la china e recuperando i due break di svantaggio: 5-5. La girandola di emozioni continua con Sara che si conquista tre palle break nel game di battuta di Azarenka ed alla seconda torna di nuovo avanti, ma poi subisce l’ennesimo break, l’ottavo dell’incontro, portando il set al tiebreak. Qui il match prosegue sempre sull’equilibrio ma la nostra crolla proprio sul 5-4 in favore di Azarenka, con quella stop volley insolitamente sbagliata, a campo completamente aperto. Questo colpo ha sancito la fine del set perché poi Sara conclude nel peggiore dei modi: il doppio fallo dopo un’ora e mezza di partita.
Nel secondo parziale subentra anche la sfortuna a complicare il match della nostra. Nel terzo game del set, una semplice rincorsa verso il lato destro del campo ed ecco palesarsi un dolore alla coscia destra che la costringe a limitare molto gli spostamenti ed attaccare praticamente da ferma. Resiste qualche colpo ma non può fare molto se non cadere, nonostante l’intervento della fisioterapista che per ben due volte ha tentato di massaggiarla senza ottenere l’effetto sperato. Il secondo parziale è una disfatta che non rispecchia il vero valore in campo: 6-2 e fine dell’incontro.
Per Sara il rammarico di aver perso un match che mai come oggi era alla sua portata e soprattutto un infortunio su cui bisognerà valutare l’entità, perché già domani c’è la Na Li e fra un paio di settimane la finale di Fed. Cup. Dal 2006 non c’è una giocatrice che si ritira dal Master di fine anno e Sara non vorrà certamente essere la successiva, ma il tempo delle scelte è veramente vicino. La speranza è che non sia quella più dolorosa.
Risultato finale: (2) Victoria Azarenka b. (6) Sara Errani 7-6(4) 6-2.
Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa di Sara Errani, che smentisce l’ipotesi di ritiro e spiega come in realtà sia stato solo un problema di crampi. «Potrei stare meglio,- ha iniziato – sto cercando di farmi curare il più possibile. Non so cosa sia stato. Ho avuto un dolore e poi nel tie-break sono sopraggiunti i primi crampi. Per me e’ nuovo come dolore perché non sono abituata ad averli, farò tutto il possibile per essere al meglio domani»
«Stavo giocando bene, mi sentivo bene, la partita era dura con tanti game lunghissimi. Non era facile giocare, il campo è molto pesante e le palle diventano dopo pochi giochi come dei gatti. Ho corso tanto ma mi sentivo bene. Peccato»
«Ci sono stati tanti bei punti, smorzate e pallonetti, non era facile. Peccato perché dal 5 a 2 e servizio non sono più riuscita a giocare come volevo, con le palle nuove la differenza era molto grande. Le palle prima erano più pesanti e da lì in poi è stato più difficile per me. Anche se mi aveva rimontato fino al 5 pari ero riuscita comunque a rimettermi in partita. Peccato per le tante occasioni perse»
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