Di Giovanni Di Leva

Serena Williams con le vittorie di  Parigi e New York  può essere soddisfatta anche se lo smacco subito a Wimbledon per mano della LIsicki è stato per lei un duro colpo. Con la vittoria agli Us Open, l’americana ha ottenuto il 17° trionfo in uno Slam (come Federer) ed entra carica a dovere nel nuovo anno con la convinzione di poter agganciare le tenniste che la precedono (in primis Navratilova ed Evert a quota 18).

Ma gli Usa non sono solo Serena Williams.

Abbiamo stilato una classifica a squadre basata sui risultati ottenuti dai singoli giocatori presenti nei 4 main draws utilizzando il criterio che viene usato nelle grandi manifestazioni di molti altri sport assegnando 1 punto ai tennisti perdenti al 1° turno,2 a chi è uscito al 2° turno e via di seguito fino al vincitore che acquisisce così 8 punti.

Da questa classifica (che comprende 43 nazioni) emerge il sorpasso delle americane nei confronti delle russe (132 a 92) che l’anno precedente sopravanzava le americane (114 a 98)

Gli Usa risultano anche la nazione ad aver avuto il maggior numero di presenze complessive nei 4 tabelloni (59 rispetto alle 48 dell’anno precedente). La Russia ne ha avuto 38 (erano 46 l’anno precedente).

L’Italia pur avendo avuto “soltanto 24 presenze” nei 4 main draws, ottiene ben 63 punti nella classifica a squadre (record per l’Italia) con una media punti a fronte di ogni presenza di 2,62 superiore a quella delle squadre che la precedono.

La stagione azzurra è stata molto positiva: due semifinali (al R.G con la Errani e agli Us Open con Flavia Pennetta),il primo quarto in carriera in uno Slam della Vinci agli Us Open e in 3 Slam consecutivi (R.G, Wimb, Us Open) abbiamo avuto 3 azzurre negli ottavi.

La vittoria  più spettacolare delle azzurre ritengo sia stata quella di Camila Giorgi al 3° turno degli Us Open contro la ex n.1 Wozniacki. Chi ha avuto la costanza di viverla in diretta alle 3 del mattino è stato premiato. Camila a questo punto vanta già un record tra le italiane: è giunta 2 volte negli ottavi di uno Slam in sole 7 partecipazioni.

Seguiremo Camila con grande interesse a partire dai primi tornei di preparazione agli Aus Open, in quanto ci aspettiamo che il 2014 sia per Camila l’anno della definitiva consacrazione a giocatrice di alto livello (ciò che è avvenuto quest’anno per la rumena Halep che ha l’età di Camila). Chi gioca come ha giocato Camila in quella calda notte newyorkese non può non esplodere! Al suo staff il compito di incidere sulla capacità di leggere le partite dotando il repertorio di Camila delle varianti tattiche di cui al momento non sembra capace.