Wta Champs Istanbul: Serena Williams, la Regina che non perdona

Di ROSSANA CAPOBIANCO. Serena Williams vince il suo quinto Master in carriera battendo in tre set Na Li in rimonta (2-6 6-3 6-0): undicesimo titolo stagionale per la numero uno del mondo, cinquantasettesimo in carriera. Non al massimo della forma, riduce gli errori e sfrutta l’incostanza della cinese che da domani sarà per la prima volta numero tre del raning WTA. 

C’è una differenza sottile ma decisiva tra l’essere campionessa e un’ottima giocatrice. Oggi in campo è stato lapalissiano. Li Na ha espresso un gioco che ha creato a Serena Williams grossi grattacapi ma alla fine la Williams ha trionfato. Perché? Perché è più forte, sarebbe semplicistico dire. Perché Serena ha più armi nel proprio gioco. Non è riuscita a vincere di potenza, come piace a lei, anche perché la Li controlla bene le bordate e gioca molto profondo. L’ha vinta di intelligenza ed esperienza.

Serena, non al massimo neanche ieri (ma poteva onestamente risparmiarci le scenate da morente sul campo per stanchezza, nel momento in cui stava perdendo), ha mantenuto la calma dopo un primo set in cui l’avversaria le metteva tutte in campo e  lei non riusciva a sostenere il ritmo. Poca pazienza, troppi errori per la statunitense. Finisce infatti 6-2 in men che non si dica.
Il secondo parziale mostra quanto la fame di Serena Williams sia feroce ma ragionata: sa che l’avversaria può iniziare a sbagliare se costretta a colpire più palle e regalandole meno angoli dai quali tirare. L’arbitro decide poi di dire basta al continuo coaching di Rodriguez nei confronti della cinese: caso vuole che in quel momento Serena rompe gli indugi e la Li cala di intensità.

Ci sono due game fondamentali: l’ultimo del secondo set, nel quale Serena serve per chiuderlo e Na Li ha diverse chance, che spreca; e il secondo del terzo, lunghissimo, nel quale la Williams strappa il servizio all’avversaria con pazienza e perseveranza. La partita finisce qui. La cinese inizia a disunirsi, commetterà alla fine dieci doppi falli, Serena chiude 6-0 la partita e una stagione pazzesca, nella quale vince quasi tutto, con poche pecche (Wimbledon su tutte) e nella quale ha giocato tantissimo. Undici anni dopo la prima volta (2002) è sempre più numero uno del mondo. 

 

 

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