Ed alla fine (della stagione) arrivò.. Dimitrov!

E’ arrivato! E’ (finalmente) arrivato il primo titolo ATP per Grigor Dimitrov. Talento smisurato, introverso in campo, complicato fuori, se ne sono dette di tutti i colori su di lui e sul suo avvenire: commenti positivi, eccessivamente positivi a volte, commenti meno positivi, critiche dure. Sia ben chiaro, non ha ancora dimostrato niente il giovane bulgaro, ma per lo meno, questa è una vittoria importante seppur avvenuta in un torneo minore. Un caso o forse no che il primo alloro sia arrivato in quella Stoccolma nella quale molto bene si allenava presso la GTG Tennis Accademy e che, forse inspiegabilmente, aveva lasciato da poco tempo.

Proprio per queste sue decisioni recenti unitamente a dei risultati molto deludenti da dopo Wimbledon, le critiche avevano cominciato a moltiplicarsi e coinvolgere inevitabilmente anche la sfera privata dato lo “scomodo” fidanzamento con Maria Sharapova. Proprio in questi giorni si parlava addirittura di una presunta gravidanza, prontamente smentita, della fuoriclasse siberiana e che questo sarebbe stato il motivo dell’improvviso trasferimento di Grigor da Stoccolma a Los Angeles. Ma oggi , giocando un gran match, Dimitrov ha dimostrato di essere pronto all’imminente balzo in avanti che molti si augurano e auspicano che faccia a breve.

Battere Ferrer non è mai cosa banale, anche la recente grossolana versione dello spagnolo che dopo Wimbledon ha preso schiaffi un po’ da chiunque. Il valenciano oggi era partito bene salvandosi spesso in situazioni di punteggio che lo vedevano dietro (6 palle break salvate su 7 nel primo set) e lasciando Dimitrov con un pesante 6-2 da digerire. A quel punto quasi nessuno si sarebbe aspettato la reazione del bulgaro che, invece, così come aveva fatto ieri con Paire, è salito come rendimento e percentuale con la prima palla ed ha piazzato un chirurgico break nell’ottavo gioco che gli è valso il 6-3 finale. Il terzo set è emozionante e vibrante: il primo ad andare in difficoltà è il bulgaro che salva una pericolosa palla break nel quarto gioco dopo aver dissipato un vantaggio di 30-0; il turno dopo è ancora Dimitrov che deve fronteggiare palla break ed in questo caso sono due di fila, ma le annulla con coraggio ed autorità. Si arriva, dunque, al fatidico settimo gioco dove Ferrer annulla una prima chance a Dimitrov comandando lo scambio da fondo, ma sulla seconda commette un tremendo doppio fallo e consegna la partita nelle mani bulgare. Al momento di chiudere Dimitrov avverte una fisiologica tensione e da 30-0 si va 30-30, il braccio di Grigor però non trema e chiude un facile smash che gli regala il matchpoint concretizzato immediatamente.

Al termine il bulgaro è emozionatissimo e la sua gioia è più che palese anche per uno che solitamente in campo non si lascia mai andare, sia nel bene che nel male, mantenendo un ottimo equilibrio. Oggi non ce la fa e, dopo essere crollato a terra con le mani in volto, va ad abbracciare i suoi cari, qualche amico, qualche parente e chi, in generale, più gli è vicino, c’è anche un rapido abbraccio con Roger Rasheed , suo nuovo coach. Manca Masha in tribuna perché presente ad Istanbul per la cerimonia dei sorteggi del Wta Championship, ma fa niente.  Ferrer a metà rete, nel sincero ed affettuoso abbraccio tra i due, è sembrato voler dirgli “benvenuto, questo è il tavolo dei grandi”, un tavolo a cui Dimitrov non manca niente per sedere e giocare.

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