Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TOKYO. Tutta l’essenza di Petra Kvitova spalmata in 1h40′ di altalena tra picchi di grandissimo tennis e pause mostruose. Alla fine però la ceca può esultare, per lei si tratta dell’undicesimo titolo in carriera, il secondo del 2013 (dopo quello di Dubai) e risali quattro posizioni in classifica attestandosi al n.7. Angelique Kerber ha poco da recriminare, nonostante il 6-0 con cui aveva riequilibrato il match.
Volente o nolente, era la sua avversaria a fare il bello ed il cattivo tempo: quando Petra era concentrata doveva tenere il più possibile per evitare di subire a sua volta parziali pesanti, quando invece staccava la spina (come il caso del secondo set) allora lei poteva fare il suo gioco. E non ha neppure disputato una brutta partita la tedesca, ma alla fine ha dovuto cedere e rimandare la speranza di conquistare il primo titolo stagionale.
Nel primo parziale Kvitova era decisamente ispirata. I vincenti le uscivano dalle corde con grande frequenza e per Kerber c’era davvero poco da fare. Due break l’hanno condannata a cedere per 6-2 il primo parziale. Nel secondo invece Kvitova ha avuto un calo di attenzione incredibile, un po’ il dato che l’ha contraddistinta negli ultimi mesi. Così dopo un set passato a dominare da ogni lato del campo, eccola subire un pesante 6-0. Non deve essere facile nemmeno viverla dal lato della tedesca, che prima si vedeva sbattuta a destra ed a sinistra senza poter comandare, poi d’improvviso prendere le redini del gioco riequilibrando i conti, per poi nuovamente cedere il passo ad una ritrovata avversaria. Come su un ottovolante, l’altalenante ceca ha ritrovato di colpo il suo gioco e nel terzo set è subito volata un break avanti. Non è bastato ad una comunque volenterosa Kerber ottenere il contro break, perché Kvitova ha subito ristabilito le distanze salendo poi 5-2. Dopo aver sciupato due match point consecutivi però, ha rischiato di mandare nuovamente tutto all’aria concedendo una pericolosa opportunità di controbreak. Salvatala, ha poi concluso l’incontro con il punto più bello del match. Questa è Kvitova, in tutta la sua essenza.
La vittoria odierna poi è molto importante anche in ottica Wta Championships di Istanbul, perché adesso la ceca si mantiene al n.7 ma arriva praticamente a ridosso di Sara Errani. Il divario tra le due, inizialmente di 910 punti, ora si riduce a soli 10 punti, mentre Kerber compie un balzo altrettanto importante, passando da n.12 a n.8, con 3316 punti. Sarà comunque grande battaglia per l’ottava posizione, visto che in duecento punti sono presenti quattro giocatrici: da Kerber (3316) a Stephens (3116) passango per Jankovic (3280) e Roberta Vinci, al momento decima con 3220 punti.