TOKYO. La classe di Venus Williams alla fine ha saputo superare un ostacolo davvero complicato. Ci sono volute oltre 3h per avere la meglio di una mai doma Eugenie Bouchard, autrice di un match sensazionale. La statunitense dimostra così che la sua schiena può davvero considerarsi a posto e dopo quasi un anno torna a vincere quattro partite di fila in un torneo (non le capitava dal torneo del Lussemburgo).
Tanti meriti comunque per la canadese, condizionata però da un passaggio a vuoto importante avuto dal 3-1 in suo favore nel primo parziale dove ha iniziato una striscia negativa di sette giochi persi.
L’inizio match è stato caratterizzato da molti break, ma Bouchard, sul 3-1, sembrava essere in grado di poter prendere in mano le rendini del gioco. Stava giocando benissimo, con un ritmo davvero elevato di colpi ed una capacità in risposta da far impallidire. Venus ha perso dieci dei suoi primi undici punti, pur senza esprimere un basso livello di tennis. Da lì in avanti però c’è stato il crollo progressivo della 19enne canadese, a cui è mancato soprattutto l’apporto della prima di servizio. Sulla seconda la tattica di Venus, piedi costantemente dentro il campo, le dava modo di imprimere già una pressione importante all’avversaria che col passare dei minuti non sembrava più in grado di trovare rimedio. Al servizio invece, l’ex n.1 del mondo, era una macchina. La potenza della prima era elevatissima e spesso Bouchard doveva indovinare l’angolo e sperare che la sua avversaria non chiudesse col colpo successivo. Sul 4-3 per Venus, l’americana ha anche stabilito il nuovo record assoluto di velocità del circuito Wta scagliando una prima di servizio a 209km/h.
Le difficoltà di Bouchard erano sempre più evidenti e dopo aver ceduto 6-3 il primo set, la canadese ha mancato sei palle game nel primo turno di battuta del secondo prima di concedere il quarto break consecutivo. La partita, se ai più non poteva sembrare ancora conclusa, quantomeno aveva preso una piega ben precisa. Invece con l’orgoglio Bouchard si è subito ripresa il turno di servizio e dopo aver mancato altre quattro palle game, ha finalmente impattato sul 2-2.
La qualità del match era sempre più alta, seppur la varietà dei colpi era poca o nulla. La pressione delle due giocatrici si faceva sempre più forte ed entrambe avevano elevato il proprio livello fino a picchi a cui non si era ancora arrivati. Tantissimi scambi lunghi ed un’abnegazione per Bouchard che ha messo in luce tanto del suo potenziale. Di lei si dice un gran bene da un anno circa, quando è arrivata la vittoria a Wimbledon Junior, ma questo è stato un primo importante esame della sua carriera da professionista. Ha retto alla grande giocando colpi di grande profondità che atterravano spesso nei pressi delle righe. Non aveva alcun timore di sfidare Williams, costringendola a fare i chilometri. Quest ultima, di tutta risposta, sfidava la fiducia della teenager con sprazzi della grande campionessa che fu appena qualche anno fa.
La sfida era avvincente e sul 4-4 Bouchard, forse avvertendo un po’ di pressione, ha concesso tanto. Cinque palle break totali, tutte annullate. Quattro per meriti suoi, mentre sulla prima Venus potrebbe essere accusata di eccesiva foga su una seconda non irresistibile. Giunti al tie-break, la canadese è stata sempre avanti ed ha chiuso 7-4 al secondo set point avuto.
All’inizio del terzo ci si poteva domandare sulla tenuta fisica di Venus dopo il match in tre set del giorno precedente contro Halep, eppure è stata lei ad andare per prima avanti di un break. Nonostante ciò, il carattere indomito della canadese l’ha costretta a sudare per ottenere ogni singolo turno di battuta. Sfortunata (e forse anche un po’ stanca), ha mancato un paio di occasioni per tornare in parità e sul 2-4 ha concesso un secondo break. Non voleva comunque mollare e dopo quattro opportunità, è riuscita a riprendersi un turno di battuta, ma sul 3-5, ormai esausta, ha mancato un’opportunità per il 4-5 ed ha ceduto al secondo match point.
Continua dunque la marcia di Venus Williams, tra mille ostacoli ed una forma fisica finalmente accettabile.Termina invece il torneo di Bouchard, autrice di una settimana comunque molto positiva e con la certezza, oltre a quella di diventare la n.1 del ranking tra le teenager, di entrare per la prima volta in carriera tra le prime quaranta del mondo e di aver giocato alla pari contro la vincitrice di sette tornei dello Slam. L’allieva supererà il maestro, magari la prossima volta.
In semifinale Venus affronterà Petra Kvitova, che ha sconfitto nel suo secondo match di giornata Svetlana Kuznetsova 6-4 6-1 (anche per la russa era il secondo match). L’altra giocatrice a qualificarsi per le semifinali è Caroline Wozniacki. La danese, n.4 del torneo, soffre tantissimo per un set e mezzo contro Lucie Safarova. Quest ultima vince con grande agilità il primo parziale 6-2, poi dal 2-3 del secondo ha avuto un brutto black out dal quale ha preso prima il secondo set e poi nel terzo è subito scivolata sull’1-5, senza più poter rientrare nell’incontro. Per la n.8 del mondo ora ci sarà Angelique Kerber, che un po’ a sorpresa elimina Agnieszka Radwanska (n.2 del tabellone) per 6-4 6-4.
Nei primi match del giorno, Petra Kvitova ha disposto con molta facilità di Madison Keys mentre Svetlana Kuznetsova (al momento della sospensione indietro 4-1) ha concesso le briciole a Sorana Cirstea, aggiundicandosi dodici degli ultimi quindici giochi.
RISULTATI ODIERNI:
QUARTI DI FINALE
V. Williams b. E. Bouchard 6-3 6-7(4) 6-3
(7) P. Kvitova b. S. Kuznetsova 6-4 6-1
(4) C. Wozniacki b. L. Safarova 2-6 6-3 6-2
(5) A. Kerber b. (2) A. Radwanska 6-4 6-4
OTTAVI DI FINALE
(7) P. Kvitova b. M. Keys 6-2 6-2
S. Kuznetsova b. (15) S. Cirstea 7-6(2) 6-1
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