Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
Si ferma la corsa di Lleyton Hewitt agli Us Open; l’australiano si è arreso negli ottavi di finale, dopo una lunga battaglia di 4 ore, a Michail Youzhny, il quale ha iniziato bene l’incontro rompendo due volte il servizio all’avversario portandosi rapidamente sul 5-1; Hewitt è riuscito a recuperare un break ma Youzhny alla seconda chance ha tenuto a zero la battuta ed ha incamerato il primo parziale. Anche nel secondo il russo ha fatto subito un break, ma questa volta l’australiano ha immediatamente realizzato il controbreak e sul 4-3 ha stre appato di nuovo il servizio all’antagonista; Hewitt ha poi chiuso il set senza problemi.
Nel terzo Younzhy è stato ancora il primo a fare il break, con uno splendido rovescio incrociato, ma Hewitt ha recuperato subito dopo con un gran pallonetto, ripentendosi nel servizio successivo dell’avversario con un diritto lungolinea al termine di uno scambio estenuante; al momento di servire per il parziale Hewitt ha commesso un doppio fallo sul set point e ha mandato in corridoio un diritto, regalando il break a Youzhny; arrivati al tie break, l’australiano non si è perso d’animo e ha vinto abbastanza facilmente il gioco decisivo per 7-3, grazie anche ai molti sbagli del russo. Quest’ultimo è sembrato accusare il colpo, perdendo il servizio all’apertura del set successivo. La partita è parsa ormai in discesa per Hewitt, ma sul 4-2 Youzhny ha alzato il livello del suo gioco e con due strepitosi rovesci, uno lungolinea e l’altro su un attacco dell’avversario, ha conquistato il break; poi ha di nuovo strappato la battuta a Hewitt, addirittura a zero; quando ha servito per il set Youzhny non ha tremato e ha chiuso agevolmente la quarta trance. Il set decisivo si è aperto con un break per parte. Sul 2-2 Hewitt ha chiesto il medical out in seguito ad una caduta che gli ha procurato una ferita al braccio; dopo cinque minuti si è ripreso il gioco e l’australiano ha dovuto fronteggiare una palla break pericolosa, annullata però da un coraggiosissimo diritto lungolinea su cui Youzhny nulla ha potuto; Hewitt ha trovato la carica e nel game che è seguito ha strappato nuovamente il servizio al russo ed è andato a servire per il match.
Youzhny però non si è dato per vinto e con paio di magie,soprattutto un recupero su un ottimo serve&volley di Hewitt, ha realizzato il controbreak. L’australiano ne ha risentito e nel suo turno di battuta successivo ha spedito fuori un diritto portando il russo a servire lui stavolta per la partita. Hewitt ha tentato tenacemente di stare ancora aggrappato all’incontro, ma sul 40-30 ha affossato un rovescio in rete consegnando il game, il set e il match a Youzhny, che accede dunque ai quarti di finale con il punteggio di 63 36 67(3) 64 75. E’ stato un match intensissimo dai continui capovolgimenti di fronte con lunghi scambi conclusi spesso e volentieri da vincenti, inframezzato da non pochi colpi ingegnosi di entrambi gli atleti. Alla fine l’ha spuntata Youzhny, ma onore al grande “vecchio” Hewitt, che si è dimostrato comunque un tennista di razza capace, nonostante i suoi 32 anni e gli innumerevoli infortuni, di emozionare ancora la platea e salutato giustamente dai doverosi applausi del pubblico del Louis Armstrong.