di SALVATORE SODANO Queste grandi competizioni internazionali a squadre al femminile, la prima fondata nel 1923 come “Wightman Cup”, equivalente della “Coppa Davis”, con nuovi format e denominazioni, si disputano da oltre un secolo. La prima, che prendeva la denominazione dal nome della grande signora del tennis americano Hazel Wightman, fu disputata sin dal 1923 […]
NEW YORK. Ci ha provato, Gasquet, per due set rimasto incollato a Nadal, poi però ha ceduto allo strapotere dello spagnolo che ancora una volta ha fatto valere la propria legge. Ancora imbattuto in stagione sul cemento e giunto per la terza volta in carriera all’ultimo atto dello US Open. L’avversario sarà Djokovic, in una sfida tra i primi due giocatori del mondo che avrà un sapore speciale: in caso di trionfo la distanza dal serbo sarà ridotta ad appena 120 punti. Un’inerzia se considerato il fatto che da qui a fine anno potrà solamente guadagnare, mentre il rivale si vedrà costretto a difendere parecchi punti tra cui il titolo di Shangai e del Master finale di Londra.
La sfida tra Nadal e Gasquet, come detto, era già segnata dai precedenti totalmente favorevoli allo spagnolo. Dopo pochi minuti inoltre era già avanti di un break, nonostante questo però non è riuscito a prendere il largo e l’allievo di Riccardo Piatti rimaneva in scia. I vari sforzi del francese però non hanno portato al contro-break e nel corso del decimo gioco Rafa ha così incamerato il set per 6-4. Il secondo set sembrava avviato verso la stessa conclusione, con un break iniziale per Nadal, ma Gasquet è riuscito a strappare per la prima volta nel torneo il servizio al maiorchino. L’impresa è giunta nell’ottavo gioco del secondo parziale, riequilibrando il punteggio e creando incertezza nell’esito. La speranza effimera però si è spenta al tie-break, ceduto malamente per sette punti a tre.
La terza frazione si è trasformata in una formalità, con Gasquet nuovamente colpevole di una partita a diesel. Il turno di battuta perso ha concesso a Nadal la tranquillità necessaria per arrivare fino al traguardo. La fine è giunta all’ottavo game, con il francese che nuovamente costretto a cedere il suo ultimo turno di battuta.
6-4 7-6(3) 6-2 il punteggio finale per un Nadal proiettato alla conquista del suo secondo titolo a Flushing Meadows. tra lui ed il trofeo, vinto nel 2010, ora è rimasto solo Nole, che dovrà inventare una prestazione di assoluto livello per contrastarlo. Sarà la diciottesima finale Slam per lui, la seconda in questo suo 2013 da sogno che lo sta vedendo dominare ovunque, facendo razzia di trofei e scalpi di avversari. Nonostante la magra prova a Wimbledon e l’assenza all’Open d’Australia sta così per coronare il suo sogno di ritornare al n.1 del mondo. L’attesa è ormai conclusa. Nadal è pronto. E Nole?