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NEW YORK. Federer in conferenza stampa a seguito della clamorosa sconfitta subita da Robredo non ha voluto trovare scuse nel cambio del campo deciso all’ultimo. «Mi sono allenato qui sull’Armstrong, ero felice di poter giocare qui perché il pubblico presente era lì proprio per me, questo avrebbe contribuito a creare una grande atmosfera» ed ha proseguito «Non sono riuscito ad offrire loro lo spettacolo che meritavano, purtroppo capita».
Ha fatto i complimenti a Robredo, secondo cui «è stato bravo a tenere la palla in gioco ed a rendergli la vita sempre difficile». Poi ha ammesso di non avere ritmo e di cercare una delle motivazioni importanti per la sua sconfitta odierna nella mancanza di fiducia. «Sono stati tre mesi difficili per me – ha dichiarato – non avevo ancora la giusta fiducia in me stesso e di conseguenza oggi ho sbagliato tanto», ed ancora «avevo troppi alti e bassi, questo con un giocatore solido ti comporta una difficoltà maggiore».
Nessun accenno a fastidi fisici, soprattutto nella zona della schiena. Poi ha pronunciato alcune frasi destinate a far riflettere. Alla domanda su che cosa gli stesse passando per la mente, Federer ha risposto in maniera frustata che era come se si fosse battuto da solo. «Senza togliere crediti a Tommy, di solito riuscivo ad uscire fuori da situazioni complicate con il servizio o con altri colpi, oggi non ce l’ho fatta, è frustrante, avevo altro per la testa».
Si fa un bagno di onestà quando, alla domanda se fosse dispiaciuto di non poter giocare nei quarti, risponde che avrebbe potuto perdere in ogni caso, sia contro Nadal che contro Kohlschreiber.
Verso la fine afferma che vuole tornare al lavoro al più presto, «devo dimenticare al più presto questa sconfitta e tornare a lavorare su me stesso, non voglio e non devo più giocare così. Voglio giocare meglio, so che posso farlo. Ho dimostrato che posso ancora farlo ed a maggior ragione oggi è veramente frustrante».
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