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Dal nostro inviato a New York
Gianluca Atlante
New York – Le ore del mattino, si sa, hanno l’oro in bocca. Ce lo diceva la nonna, per farci studiare meglio, per godere di quei momenti che, in altri tempi, non erano proprio dedicati al gusto del poltrire. E loro, le nostre ragazze del tennis, di buon mattino, all’abbondante colazione in albergo, hanno finito per abbinare un primo turno, di questi Us Open, tutto sommato, tranquillo e agevole.
Veniamo al dunque, perchè oggi, perdersi in chiacchiere inutili e controproducenti allo svolgimento di questa giornata “Made in Italy”, potrebbe risultare deleterio. Prima la Giorgi, poi la Vinci, Prima Camila, poi Roberta. Rapide nel loro approdare al secondo turno di questo umido, oseremo dire umidissimo, Slam. Prima la Giorgi, doppio 6/2, sul campo numero 15, alla slovacca Cepelova, non proprio un fulmine di guerra, ma va bene così. Perchè Camila, attraverso le qualificazioni, che non sono mai facili da superare, è arrivata al secondo turno dove il tabellone gli proporrà la cinese di Taipei Su-Wei Hsieh, capace di mandare a casa con un doppio 6/3 la ceca, Zakopalova, numero 31 del tabellone. Un turno sicuramente abordabile, quantomeno alla portata di Camila. Prima la Giorgi, poi “Robertina Vinci”, che da queste parti ha una cambiale pesante da pagare, che vuole quel numero 10 in classifica e che oggi, nel primo set, si è complicata fin troppo la vita, sul campo numero 6, contro l’ungherese Babos. Sotto 4-3 nel primo set, Roberta ha finito per trovare, smaritto sino a quel momento, il tennis che più le appartiene e la partita ha finito per essere un ottimo allenamento per la tarantina: 6/4 6/2 il punteggio finale, maturato in un’ora e quindici minuti. Roberta e Camila, di buon mattino. Quasi ad augurare un qualcosa, parafrasando la nonna, di buono al nostro tennis, in questa seconda giornata degli Us Open.
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